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Scuola-fantasma, fumata bianca: intesa fra Città metropolitana di Bari, Provincia Bat e Comune

 
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Scuole, quel cantiere fantasmafermo da anni a Barletta

Ieri mattina, il sindaco metropolitano, Antonio Decaro, e la vice presidente della Provincia di Barletta, Andria, Trani, Rosa Cascella, alla presenza del sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, hanno siglato l’accordo

Martedì 17 Novembre 2020, 09:30

BARLETTA - Fumata bianca, finalmente, per la scuola fantasma nel quartiere Patalini. Ieri mattina, il sindaco metropolitano, Antonio Decaro, e la vice presidente della Provincia di Barletta, Andria, Trani, Rosa Cascella, alla presenza del sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, hanno siglato l’accordo che individua il percorso giuridico - amministrativo che condurrà alla realizzazione, nel territorio di Barletta, dell’edificio scolastico in via Morelli. I lavori per la realizzazione dell’edificio, finanziati mediante «contratto di leasing in costruendo» deliberato dall’allora Consiglio provinciale di Bari il 7 aprile del 2008, erano, infatti, da anni in fase di stallo per effetto del sopravvenuto trasferimento del suolo, su cui la scuola è destinata ad insistere, nel patrimonio della provincia di Barletta, Andria, Trani.

LA PROPRIETÀ DELL’AREA -«Il trasferimento della titolarità dell’area - sottolinea una nota della Città metropolitana di Bari - aveva determinato non pochi problemi riguardo sia alla conservazione degli effetti del contratto di leasing siglato dalla Provincia di Bari con il fornitore e l’istituto finanziatore, che alla sua esecuzione. Una situazione di stallo superata mediante un’operazione di sinergia e collaborazione fra Enti che, in uno sforzo condiviso, hanno disegnato il percorso giuridico istituzionale a tappe. Percorso che, consentendo la ripresa dei lavori, condurrà alla consegna dell’isti - tuto scolastico alla città di Barletta». «L’accordo siglato è un esempio di buona sinergia istituzionale, ma anche di una architettura amministrativa e finanziaria che siamo riusciti a mettere insieme per rimediare a un problema decennale, vale a dire il completamento dei lavori di una nuova scuola a Barletta grazie ad una soluzione tecnica condivisa – afferma il sindaco Decaro -. Per arrivare a questo accordo ringrazio la Direzione Generale e i Servizi competenti della Città metropolitana, l'Avvocatura, l'Edilizia e il Finanziario, e della Bat, oltre ai tecnici del Comune di Barletta che, insieme, sono riusciti a risolvere un problema che qualche anno fa sembrava irrisolvibile». Il cantiere riapre grazie alla donazione modale dalla Provincia Bat alla Città metropolitana dei terreni sui quali la scuola sarà edificata. La Città metropolitana, in adempimento del vincolo modale, si impegna a completare l’opera mediante lo strumento giuridico del contratto di leasing in costruendo già stipulato. L’edificio scolastico, una volta realizzato, sarà sublocato alla Provincia Bat che ne usufruirà per i propri studenti e tornerà nel patrimonio della Bat stessa mediante riscatto in esito a contratto di rent to buy. «Devo ringraziare tutti coloro che hanno lavorato a questo risultato: il sindaco Decaro, il presidente della provincia Bat, il sindaco di Barletta e tutte le strutture tecniche degli enti coinvolti nell’individuazione di questo percorso che ci porterà a sbloccare una situazione di stallo che durava da 12 anni. In questo modo riusciamo a dare al territorio di Barletta un nuovo edificio scolastico con 30 aule e una capienza di circa 800 alunni in un momento in cui si parla tanto di carenza di strutture scolastiche», ha aggiunto la vice presidente della Provincia di Barletta, Andria, Trani, Rosa Cascella.

L’AFFITTO -Una volta completata l'opera, la Provincia Bat prenderà possesso dei locali pagando un canone annuale di affitto che consentirà, al termine del contratto di locazione (“Rent to buy”), di riscattare definitivamente la proprietà dell'edificio detraendo dal prezzo finale la parte dei canoni corrisposti ed il valore del suolo restituito gratuitamente alla Città Metropolitana di Bari (772mila euro). E Bernardo Lodispoto, presidente della Provincia Bat: «Si è trovata finalmente una soluzione che fosse economicamente sostenibile per la nostra Provincia, gravata da una penuria di risorse umane ed economiche che rende veramente difficile provvedere anche a servizi essenziali come la manutenzione di strade e scuole. Abbiamo voluto che questo complicato iter si completasse, dopo anni di colpevole inerzia e rimpalli di responsabilità, per dare una risposta concreta ai dirigenti scolastici ma soprattutto alle famiglie che ci chiedono nuovi spazi e ambienti più ampi per rendere maggiormente vivibile, sicura e al passo coi tempi (se si vogliono ospitare laboratori e aule informatiche) l’attività didattica nelle scuole. 30 aule che potranno accogliere 780 alunni daranno sicuramente sollievo ad un sistema scolastico in sofferenza già prima dell’emergenza sanitaria, ed ora completamente in affanno per via dei distanziamenti imposti dalle normative anticovid».

LA SVOLTA -«Un ringraziamento al sindaco Decaro e al segretario generale della Città metropolitana, Donato Susca, per la competenza politica e amministrativa che ha portato alla soluzione di questo problema. La mala burocrazia – ha concluso il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito – aveva bloccato la costruzione di questa scuola. Oggi possiamo dire che hanno vinto la buona amministrazione e la buona politica». Che ha aggiunge: «Era data per spacciata, oramai abbandonata al degrado, un’ope - ra pubblica importante, una scuola, di cui il nostro territorio ha fame, lasciata morire che era già quasi ultimata, per un mero errore materiale. Ci sono voluti anni ma oggi posso dire con grande gioia e orgoglio che la scuola è salva e presto potrà essere ultimata e consegnata alla collettività». E poi: «Nel 2011, con il trasferimento del patrimonio dalla provincia di Bari alla Bat, venne infatti trasferito anche il diritto di superficie del terreno sul quale sarebbe sorta la scuola, dunque l’intera proprietà e non solo la nuda proprietà, privando la ditta costruttrice e la banca del diritto di superficie. Tale situazione aveva portato la ditta Matarrese, dopo avere più volte chiesto una rettifica a tale trascrizione, a dover sospendere i lavori, non avendo più il possesso giuridico dell’area, elemento che impediva alla stessa la prosecuzione dei lavori». «Dal momento in cui mi sono insediato – ha proseguito Cannito – nell’estate del 2018, ho lavorato incessantemente alla risoluzione di questa annosa questione, con una scuola ferma a pochi passi dal suo completamento per la mancanza di volontà politica di chi dalla nascita della provincia Bat fino alla presidenza di Nicola Giorgino, incluso, non ha cercato l’accordo con la provincia di Bari prima e la Città Metropolitana poi. Accordo al quale, al contrario, ho lavorato a testa bassa e con caparbietà e che ho trovato in Antonio Decaro, presidente della Città Metropolitana e soprattutto sindaco capace di capire e comprendere il valore di questa battaglia, e con il segretario generale della Città Metropolitana Donato Susca, che hanno messo a disposizione anche il lavoro di tutti gli uffici competenti». E ora cosa succede? «Entro 30 giorni la provincia di Barletta – Andria – Trani dovrà rinunciare al contenzioso avviato dall’ex presidente della provincia Bat Nicola Giorgino. Avvenuto ciò, previe intese già intercorse con la ditta Matarrese, nulla dovrebbe frapporsi alla ripresa dei lavori. «Il tempo per la scuola di via Morelli –ha concluso il primo cittadino – si era fermato e quella scuola, attesa da ben dieci anni, era diventata una scuola fantasma. Oggi le lancette dell’orologio sono ripartite e le legittime aspettative dei cittadini tornano ad essere ben riposte, anche perché, voglio ricordare che i cittadini barlettani, per la costruzione di quella scuola, hanno versato 800.000 euro, che servirono per l’acquisto del terreno su cui l’edi - ficio scolastico è sorto e che saranno restituiti alle casse comunali non appena inizieranno i lavori».

IL PERCORSO -Afferma Filippo Caracciolo, consigliere regionale del Partito democratico: ««L'accordo sottoscritto mediante leasing in costruendo tra la Città metropolitana di Bari, la provincia di Barletta, Andria, Trani ed il Comune di Barletta permetterà la ripartenza dei lavori di realizzazione della scuola in via Morelli ed è il frutto di una sinergia istituzionale di cui mi sono fatto promotore sin dalle prime battute di questa vicenda ingarbugliata ed annosa». Ancora: «Ieri è stata messa la parola fine ad un percorso iniziato nel 2011 con il trasferimento del patrimonio dalla provincia di Bari alla Bat e la conseguente privazione del diritto di superficie alla ditta costruttrice che non avendo più il possesso giuridico dell'area ha dovuto interrompere i lavori. Sin dalle battute iniziali, ho cercato di mediare promuovendo un confronto tra le parti ed ora, finalmente, la sinergia da me promossa ha portato al risultato sperato». Conclusione: «Il completamento della scuola permetterà finalmente di dare risposte a quella carenza di strutture che da anni affligge il nostro territorio. Saranno infatti realizzate con le più moderne tecnologie 30 aule pronte ad accogliere circa 1000 alunni. Ringrazio il sindaco di Bari Antonio Decaro, il presidente della provincia Bat Bernardo Lodispoto, la vice presidente della provincia Bat Rosa Cascella (sempre in prima linea per la realizzazione dell’iter ed oggi presente alla ratifica dell’accordo) ed il sindaco di Barletta Cosimo Cannito che con grande sensibilità si sono prodigati per superare tutti gli intoppi burocratici e dare finalmente risposte concrete ai cittadini».

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