ANDRIA - «Un anno di gestione commissariale, due volte il manto erboso da rifare. Tufariello rispetto per Andria e la sua gente». Questo il testo dello striscione affisso in Villa comunale in zona stadio, da parte dei gruppi ultras della Curva Nord. La protesta è legata allo stato precario del manto erboso dello stadio Degli Ulivi. Più volte la società Fidelis aveva segnalato al Comune l'urgenza di un intervento, visto che tra un mese comincia la stagione ufficiale con la Coppa Italia (20 settembre) e il campionato di serie D (27 settembre). Ad oggi la situazione non è cambiata, al posto di un campo di calcio c'è la steppa, con erba alta e bruciata, e zone in terra battuta. Per ripristinare il terreno di gioco ci vorrà almeno un mese, quindi per evitare disagi al club i lavori dovranno partire il prima possibile. In pratica, bisognerà evitare quanto successo già nella passata stagione agonistica, quando sempre la stessa gestione commissariale del Comune ritardò i lavori di rifacimento del manto erboso e obbligò la Fidelis a giocare due sfide casalinghe sul neutro di Gravina, con gravi ripercussioni economiche sulla società azzurra.
NIENTE GESTIONE - La società del presidente Roselli aveva fatto richiesta di gestione della struttura sportiva. Alla mail del sodalizio, il Comune ha risposto con enorme ritardo rigettando la proposta "perché non congrua". A questo punto è nato il problema del manto erboso da risolvere in tempi rapidi, per l'utilizzo dello stadio almeno nelle partite ufficiali. Dopo un recente incontro tra il dirigente del Comune e i dirigenti della Fidelis, sembra che il Comune sia riuscito a trovare le risorse (10mila euro) per avviare i lavori di rifacimento. Resta da definire la tempistica, più che mai importante per non pregiudicare l'inizio delle gare ufficiali. Intanto, l'Andria ha chiesto di giocare fuori casa sia la sfida di Coppa che la prima partita di campionato. Quindi si spera che i lavori allo stadio finiscano entro il 4 settembre, data della seconda giornata di campionato.
NIENTE SANT'ANGELO DEI RICCHI - La società azzurra ha anche chiesto l'utilizzo dello stadio Sant'Angelo per gli allenamenti settimanali. Anche a questa richiesta c'è stata risposta negativa da parte del Comune, sembrerebbe per la mancanza del personale Multiservice, addetto all'apertura delle strutture. Sta di fatto che, rientrando dal ritiro di San Giovanni Rotondo, la Fidelis dovrà proseguire gli allenamenti in strutture private. E il Sant'Angelo rimarrebbe solo utilizzabile per partite ufficiali del settore giovanile della Fidelis o delle altre società cittadine. Un uso molto più ridotto rispetto alle potenzialità della struttura e alle esigenze delle tante società calcistiche andriesi. Il problema stadi ad Andria resta di grande attualità e necessita di immediate risoluzioni.