Ospedali e case di riposo, i due maggiori focolai di contagio. Un film già visto in Lombardia un mese prima, ma questo vantaggio non è servito a farsi trovare pronti in Puglia, per fronteggiare al meglio la diffusione del Coronavirus. Dopo i casi registrati negli ospedali di Andria, Barletta e Bisceglie, ieri è esploso il contagio nella Rsa «San Giuseppe» di Canosa, con ben 37 casi positivi all’interno della struttura assistenziale per anziani.
Un numero drammaticamente rilevante che ha generato tantissima paura e preoccupazione in tutta la città. Un dato che fa balzare la città canosina al primo posto per contagi nella Bat. Una situazione che modifica di molto anche la curva epidemica del contagio sul territorio provinciale. Secondo il bollettino regionale di ieri, infatti, sono 39 i casi nella sesta Provincia, mentre sono 177 i casi complessivi da quando è scoppiata l’emergenza. Aumenta anche il numero dei decessi: sono 11 in tutto (anche se il bollettino ne riporta 9). L’ultima vittima è un paziente andriese di 77 anni ricoverato al Miulli. Per Andria si tratta della quinta vittima di Coronavirus.
Emergenza Canosa - Il primo campanello d’allarme c’è stato lo scorso 31 marzo, quando nella Rsa «San Giuseppe», furono accertati i primi due positivi. Subito, furono effettuati i tamponi ai degenti e al personale della struttura. Ieri, l’ufficialità della devastante notizia: 37 positivi (compresi i primi 2 casi). Dei 68 ospiti, ben 33 sono risultati «positivi» ed i restanti 34 «negativi». Gli operatori della Rsa sono 40, dei quali 4 positivi. Di questi ultimi, 2 sono rimasti in isolamento nella struttura e altri 2 in isolamento domiciliare nel proprio comune di residenza. I degenti «positivi» sono in isolamento nella struttura, solo uno di loro è stato ricoverato in ospedale. Le aree di isolamento nella Rsa sono state realizzate ieri, grazie al supporto logistico della Misericordia di Canosa e all’aiuto della sala operativa della Misericordie di Puglia. Il recente decesso riscontrato nella struttura, invece, riguarda un paziente negativo per cause diverse dal virus.
«Il tutto è accaduto nonostante l'accesso alla Residenza sia stato interdetto a tutti i familiari degli ospiti dall'inizio del mese di marzo - spiega il sindaco di Canosa, Roberto Morra -. Al momento gli ospiti in isolamento nella Rsa risultati positivi ai tamponi sono pauci o asintomatici e non necessitano di ricovero ospedaliero. In questo momento di grande difficoltà, a nome di tutta la comunità, esprimo vicinanza e affetto a tutti, ospiti, personale, direzione della Rsa “San Giuseppe” e, ai loro parenti che vivono questo momento con apprensione e angoscia, giunga il mio abbraccio confidando nella pronta guarigione dei propri cari e assicurando il massimo supporto dell'Amministrazione». Tra i provvedimenti previsti immediatamente a Canosa il sindaco Morra ha comunicato, dopo la riunione con prefetto e Asl Bat, che saranno sottoposti a tampone anche personale e ospiti delle altre due Rsa di Canosa e davanti alle tre Rsa saranno installate le tende per il «triage».
Opera don Uva Bisceglie - Un’altra struttura costantemente monitorata è l’Opera Don Uva di Bisceglie. Venerdì scorso, infatti, la società «Universo salute», che gestisce la struttura, aveva comunicato la presenza di 13 casi «positivi» tra operatori e degenti. In settimana saranno sottoposti a tampone tutti gli 80 pazienti presenti nella struttura. Il Dipartimento di prevenzione della Asl Bat sta organizzando l’attività. Inoltre, una squadra di medici e tecnici dello stesso dipartimento sta visitando le strutture private accreditate nel territorio Bat, proprio per verificare la situazione e dare indicazioni sulle modalità di contenimento del contagio.
Denunce - La scorsa domenica sono state 790 le persone controllate dalle forze di polizia nell’intero territorio della provincia di Barletta Andria Trani, nell’ambito delle attività messe in campo per garantire l’attuazione delle misure del Governo per il contenimento della diffusione del Coronavirus. Secondo i dati comunicati dalla Prefettura bat, sono 124 i soggetti sanzionati per il mancato rispetto delle predette misure. Gli esercizi commerciali ispezionati domenica sono invece 69. Per uno di questi è arrivato il provvedimento della chiusura dell’attività.
I controlli saranno ulteriormente intensificati nei prossimi giorni, in concomitanza con la Settimana Santa, come pianificato ieri mattina in occasione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato dal prefetto Maurizio Valiante ed al quale hanno preso parte i vertici provinciali delle forze di polizia. Nel corso della riunione è stato deciso infatti di potenziare ulteriormente l’azione di vigilanza sull’intero territorio provinciale, anche attraverso l’ausilio degli elicotteri ed una serrata presenza della polizia stradale lungo il tratto autostradale che attraversa il territorio di questa provincia, presso i caselli dell’autostrada, e sulle direttrici che conducono ai principali luoghi e mete di svago della provincia, al fine di scongiurare il tradizionale fenomeno delle gite fuori porta di Pasquetta, che mal si conciliano con l’attuale fase di emergenza.
Nell’occasione, il Prefetto ha voluto nuovamente ringraziare le forze dell’ordine per lo straordinario sforzo profuso senza sosta in queste settimane.