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Trani
05 Luglio 2018
di Nico Aurora
Trani - Arriva al centro Jobel come ospite, per celebrar emessa e stare fra la gente, ma poi scende in campo a sorpresa e la partita, con lui, diventa speciale. Monsignor Leonardo D’Ascenzo, evocando la figura del mitico padre Brown, interpretato dal grande Renato Rascel, ha calzato le scarpette da calcetto e giocato nella sfida amichevole a conclusione del Grest, organizzato dalla comunità parrocchiale di Santa Maria del Pozzo.
Il presule, dopo avere celebrato l’Eucaristia, era stato invitato a prendere parte, da spettatore alla partita tra i genitori di alcuni dei ragazzi impegnati nella manifestazione. A sorpresa, però, sia lui, sia il parroco, don Mimmo De Toma, hanno indossato la pettorina e preso parte della partita.
D’Ascenzo, come documentano anche gli scatti di Francesco Paradiso, ha denotato ottimi trascorsi calcistici, mostrando proprietà di palleggio, visione di gioco, disponibilità al contrasto e tutto quello che serve per ben figurare in quella disciplina. La partita è finita 0-0, si è decisa ai calci di rigore e proprio lì, forse complice il numero che portava sulla schiena - il 17 - proprio il vescovo ha sbagliato il penalty decisivo.
Un errore dovuto non tanto perché quel numero evocherebbe, secondo la cabala, sfortuna, ma perché è lo stesso che indossava David Trezeguet quando, con la Francia, sbagliò il rigore precedente a quello decisivo di Fabio Grosso, nella finale vinta dall’Italia nel 2006 a Berlino.
Al di là dell’esito della partita, la presenza del vescovo in campo ha dimostrato la vicinanza del presule, anche e soprattutto fisica, alla comunità diocesana e ad una realtà, come quella del Jobel, che proprio domani, venerdì 6 luglio, rimetterà in moto la bellissima macchina del Giullare, il festival nazionale contro tutte le barriere che, per la prima volta avverrà, anche sotto l’egida del neo arcivescovo, la cui presenza ad almeno una delle serate dovrebbe essere più che garantita.
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