«Interventi di manutenzione delle opere di sistemazione idraulico-forestale, piccoli interventi di ingegneria naturalistica, ripristino della funzionalità delle opere viarie come cunette, tombini, canalette e rompitratta e sistemazione di piccoli fenomeni di dissesto lungo la viabilità». Sono questi alcuni degli interventi per contrastare il dissesto idrogeologico che porterà avanti il Consorzio di Bonifica nel 2025. I progetti sono contenuti nel Piano regionale per la forestazione, i cui primi atti sono stati approvati dalla Giunta regionale nei gironi scorsi e che, di fatto, consentiranno, nei prossimi mesi, di dare avvio ai cantieri forestali.
In particolare, sul fronte del dissesto idrogeologico tra gli interventi previsti – con priorità alla manutenzione delle opere esistenti - quelli legati alla manutenzione della viabilità comunale e provinciale oltre al controllo dei sistemi di raccolta e convogliamento delle acque, finalizzate a consentire il transito dei mezzi. L’obiettivo delle varie linee d’azione su cui si concentreranno le iniziative del Consorzio di bonifica è quello di “tutelare e valorizzare il territorio e l’ambiente”, partendo dalle 12 foreste regionali (10 in provincia di Potenza e 2 in provincia di Matera) oltre a pinete ed altre aree. «Questo patrimonio regionale che assomma complessivamente 17mila 430 ettari necessita di un primo grande passo verso una gestione più consapevole, condivisa e responsabile che può divenire sia servizio per i cittadini, sia un esempio di gestione forestale sostenibile per tutti gli altri tipi di proprietà» viene evidenziato negli indirizzi tecnico – amministrativi della forestazione che prevedono anche per i boschi regionali «specifici progetti».
«L’eventuale produzione di biomassa legnosa sarà concentrata in apposite aree individuate e successivamente alienata o riutilizzata e trasformata dalla segheria consortile per la produzione di arredi per il verde urbano e materiale d’opera per gli interventi di ingegneria naturalistica» continua il dossier che conferma per questo anche un finanziamento ad hoc. Tra le iniziative che, poi, saranno portate avanti «nuovi imboschimenti, da localizzare su aree pubbliche prive di vegetazione boschiva (seminativi, incolti, pascoli e tare) per implementare la superficie boscata dei comuni con indice di boscosità inferiore al 30 per cento».
Nel programma previsto pure il recupero di antichi tratturi e delle vie della transumanza. Si punta, infatti, a «realizzare idonei interventi di conservazione e manutenzione di percorsi, sentieri, emergenze naturali e infrastrutture come fontanili, abbeveratoi e punti d’acqua». Attenzione viene riservata alla prevenzione degli incendi, con particolare riguardo alle opere da portare avanti vicino alle strutture turistiche che ricadono nella pineta ionica. «Si precisa che le fasce di protezione devono essere costituite da terreno completamente sgombro da vegetazione e che al loro dimensionamento, partecipa anche la superficie derivante da strade, aree sportive e sentieri» continuano i documenti d’indirizzo che sottolineano anche come – sempre il Consorzio di bonifica – dovrà attivare «nel periodo di grave pericolosità per gli incendi» squadre di pronto intervento «composte da operai specializzati per lo spegnimento». Insomma, opere e progetti diversi in capo al Consorzio di bonifica che puntano a partire in tempi brevi per dare l’avvio ai cantieri forestali.