Venerdì 24 Ottobre 2025 | 00:38

Cabarettista e artista del panino potentino vince con «Pork Belly Dentro»

Cabarettista e artista del panino potentino vince con «Pork Belly Dentro»

 
Elenia Marchetto

Reporter:

Elenia Marchetto

Cabarettista e artista del panino potentino vince con «Pork Belly Dentro»

In arte “Gianluca U’ Sfiammat”, si è imposto al concorso milanese di Agritech e Lanterna

Sabato 16 Marzo 2024, 13:47

POTENZA - Ha vinto (finale il 12 marzo scorso a Milano) con il panino Pork Belly Dentro (a base di maiale, ovviamente) il concorso di Agritech e Lanterna, che mira a selezionare professionisti in grado di distinguersi per talento e capacità. Il partecipante riceve inizialmente un kit con il quale concepire un prodotto esprimendo una storia ed il proprio punto di vista. Dopo una prima selezione, si accede alla semifinale dove un’ulteriore scrematura seleziona 8 finalisti su 30 concorrenti. Gli 8 selezionati si sfidano in un primo step insieme, poi i due migliori vanno alla finalissima lavorando ad una misterybox in presenza di uno chef stellato - per questa edizione Felix Lo Basso - seguito a specchio per i primi 5 minuti fino a dovere poi esprimere la propria personale interpretazione del panino.

In arte “Gianluca U’ Sfiammat”, Antonio Sabia, 41 anni, ha mosso i primi suoi passi in pubblico affiancando l’attività di cabarettista alla passione per la cucina, che ha sin da bambino. «Col cabaret ho potuto esprimermi subito - racconta -. Nel mondo del food ho fatto esperienze prima ritagliate nei momenti di studio, poi scrivendo su blog e partecipando a conferenze sulle prime piattaforme fino a dare vita al mio progetto imprenditoriale. Rispetto all’esperienza da cabarettista, ho sentito meno competizione e vissuto maggiore complicità e stima tra professionisti. Una contaminazione positiva di esperienze, talenti e competenze, oltre che un’organizzazione eccellente, giovane e colorata come deve essere il mondo della cucina. Pieno di spuma, bollicine, brio, estro e di ringiovanimento sempre legato alla tradizione».

Il panino sembra ormai avere raggiunto il proprio dignitoso posizionamento nel mondo della ristorazione. «Molti ristoranti ora hanno questo come unico indirizzo - spiega Sabia -. Il concetto di pranzo o cena veloce e di fast food è divenuto momento di slow food con attenzione al mondo gourmet e alla combinazione dei gusti fusion. Il panino è una sorta di golden box che racchiude elementi di tutto rispetto. Il mio locale ha impostato la propria matrice su questo concetto con prezzi anche importanti, ma che potessero trasmettere provenienza e qualità delle nostre materie prime. Meno semilavorati e congelati possibili».

Alta l’attenzione sulla tradizione. «Bisogna trasformare un panino, non solo assemblarlo, rivedere per innovare, mantenendo il gusto. Da qui a poco, a Potenza aprirò una nuova attività e, seguendo le ricette da bibliografia esistente, metterò all’interno di un panino tutto il gusto della cucina lucana».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)