POTENZA - La parola chiave è versatilità, si coniuga con lo stile e l’artigianalità italiana. Come la giacca in pelle che è il capo must have da indossare da mattina a sera e con qualsiasi tipo di outfit. È quindi un evergreen, si ripresenta a cadenza ciclica e non conosce limiti temporali.
In Basilicata, e precisamente a Villa D’Agri, il fashion designer Rocco Albano ha fatto dei capispalla in pelle il segno distintivo della sua azienda Aris La Pelle. Via libera quindi a tanti modelli per uomo, donna e bambino, non mancano le borse e gli zainetti da aggiungere al proprio look.
Alle linee che si adattano al fisico di chi li indossa, anche perché è possibile richiedere le giacche su misura, si alterna la palette di colori che spazia dal classico nero e cuoio alle nuance più decise come il rosso ai colori pastello.
Rocco Albano qual è il segno distintivo del suo brand Aris La Pelle?
«Senza dubbio la sostenibilità, è questo il concetto chiave sul quale sostanzialmente lavoro. Per confezionare le giacche in pelle, infatti, preferiamo gli scarti alimentari. Sposiamo quindi la maestria artigianale nobilissima e cioè quella che trasforma tutto quello che dovremmo occuparci di smaltire in un bene prezioso da mantenere e tramandare nel tempo, proprio come le nostre creazioni Aris La Pelle. C’è tanta demagogia e contraddizione sul concetto di sostenibilità, anche se noi ne abbiamo fatto uno dei nostri punti di forza oltre alla tutela dell’ambiente. La tradizione che sposa l’innovazione, quindi».
E lei lo fa confezionando i capispalla in Basilicata. Qual è il suo approccio?
«La nostra battaglia è di tutelare il prodotto della pelle che, negli ultimi anni, è stato un po’ demonizzato. Ci rivolgiamo a concerie prettamente italiane, anche in futuro sarà molto importante la trasparenza delle filiere e la misurazione degli impatti della produzione e del consumo sull’ecosistema. Pretendere qualità e ricercare stile contro la frenesia dell’uso e getta è la sola chiave per costruire il futuro, ci battiamo tanto per questa tematica».
L’artigianalità italiana sposa quindi la sostenibilità...
«Direi che è il connubio perfetto considerando anche l’innovazione e la qualità dei prodotti. Bisogna avere una mentalità aperta. Alcuni brand che confezionano i capispalla in pelle preferiscono il taglio al laser, noi di Aris La Pelle invece crediamo ancora nella tradizione e quindi abbiamo scelto di realizzare i nostri prodotti con il taglio a mano. Non siamo contrari al taglio al laser, è sicuramente una tecnologia più avanzata, ma preferiamo l’artigianalità. Anche se siamo sempre pronti ad abbracciare l’innovazione. È senza dubbio importante stare al passo con le esigenze del mercato. Per questo motivo cerchiamo sempre di far nascere prodotti esclusivi e made in Italy, grazie alla passione della mia modellista che ha lavorato con Woolrich, i designer e i tagliatori».
Da chi o da cosa vi lasciate ispirare per confezionare i capispalla Aris La Pelle?
«Dal posto in cui viviamo, la nostra Basilicata, dalle persone che incontriamo. La nostra terra, la Lucania, è sempre fonte di ispirazione. Bisogna puntare sul futuro e sulla ricerca cercando di portare la qualità dei nostri prodotti a livello nazionale e, perché no, anche a livello internazionale. Non ci fermiamo solo nella nostra terra, negli anni infatti abbiamo avuto una svolta ed è stata una vera e propria sfida una sfida grazie anche agli artisti che indossano le nostre creazioni».
Non a caso Aris La Pelle è un must anche fra alcuni cantanti, donne e uomini dello spettacolo...
«Esatto. Fra gli altri Dolcenera, Lo Stato Sociale che ci ha portato a Sanremo ed è stata per noi una vetrina importantissima ma anche Jonathan Kashanian, Alina Liccione e Savino Zaba – solo per citarne alcuni. Siamo attenti agli ultimi fashion trends, puntiamo sempre alla creazione di nuovi modelli da proporre anche a loro che indossano i nostri capi di qualità e originali. Stiamo avendo un bel risalto, anche fra i calciatori e altri personaggi del mondo dello spettacolo. Ogni capo viene realizzato con cura dai nostri artigiani, abbracciamo il concetto di esprimere sempre la propria personalità».
Ed è questo un altro concetto sul quale puntate per i vostri capi...
«Per noi è fondamentale. I nostri capi sono unici proprio perché li realizziamo seguendo i gusti e le preferenze di chi li richiede. Ogni modello ha una sua tiratura, realizziamo quindi solo una serie nelle nostre collezioni che sono molto limitate nella quantità (massimo 5 o 6 capi). Ed è altrettanto importante la comunicazione, per questo motivo cerchiamo di lavorare bene anche con i social. I nostri testimonial ci aiutano ad avere visibilità a livello nazionale e valorizzare ancora di più all’artigianalità italiana».