Ha chiesto di essere sottoposto a esame Paolo Conforti, l’ingegnere e consigliere comunale di Noci per il quale la Procura di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio insieme ad altre 21 persone accusate a vario titolo e secondo le rispettive responsabilità di corruzione e turbativa d’asta in relazione agli appalti del Comune di Molfetta tra luglio 2018 e agosto 2020.
Nell’udienza preliminare in corso davanti al gup Lucia Altamura, la Procura (con i pm Francesco Tosto e Giuseppe Francesco Aiello e il procuratore Renato Nitti) ha depositato ieri i nuovi capi di imputazione riformulati nei confronti delle aziende in base alla legge 231. Tra gli imputati ci sono un ex assessore comunale ai Lavori pubblici, Mariano Caputo, l’ex consigliera comunale Anna Sara Castriotta, il dirigente Alessandro Binetti, gli ex funzionari Vincenzo Balducci e Orazio Lisena e numerosi soggetti accusati di essere stati beneficiari di appalti su misura tra luglio 2018 e agosto 2020.
Conforti, 40 anni, consigliere comunale di minoranza a Noci (dove nel 2023 si è candidato a sindaco), finì in carcere a giugno 2021 insieme ad altre 9 persone (in sette invece andarono ai domiciliari): è accusato di corruzione insieme a Lisena cui avrebbe consegnato 8mila euro in contanti per ottenere il raddoppio del progetto del nuovo teatro comunale di Molfetta così da «conseguire un profitto maggiore». Il professionista (assistito dall’avvocato Domenico Di Terlizzi) ha chiesto di essere interrogato dal gup nella prossima udienza (15 luglio) in cui dovranno essere avanzate le eventuali richieste di riti alternativi: poi si apriranno le discussioni delle difese che verranno calendarizzate dopo l’estate.