Sabato 06 Settembre 2025 | 15:18

È sparito da Conversano il «Carmina» di Pascoli: fu donato dal poeta nell‘800

 
ANTONIO GALIZIA

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ANTONIO GALIZIA

 È sparito da Conversano il «Carmina» di Pascoli: fu donato dal poeta nell‘800

La denuncia del direttore: «Lo abbiamo cercato per mesi, ora possiamo dire che è stato trafugato dall’Archivio diocesano forse alla fine del 2023»

Venerdì 15 Novembre 2024, 09:28

10:50

CONVERSANO - Trafugato uno tra i più preziosi libri custoditi nella Biblioteca diocesana di Conversano: il «Carmina» di Giovanni Pascoli (San Mauro di Romagna 1955-Bologna 1912), una rarità bibliografica, pubblicata nel 1914 dall’editore Zanichelli di Bologna in sole 500 copie numerate e tra le poche copie disponibili, in Italia (forse nel mondo), in una biblioteca pubblica.

Quella custodita a Conversano era la numero 9, come riporta il colophon (breve testo che si trova sui libri antichi e riporta informazioni e note tipografiche) del prezioso libro, prima edizione dei carmi latini di Pascoli, del quale non c’è più traccia. Il furto è stato denunciato dal direttore dell’Archivio diocesano di Conversano, don Angelo Fanelli, che ieri ha sporto denuncia al comando Carabinieri tutela patrimonio culturale di Bari e informato la Soprintendenza archivistica. Non si sa di preciso quando il trafugamento, probabile opera di professionisti, sia avvenuto. Sconcertato e addolorato il direttore, che dopo lunghe ricerche, ha informato le forze dell’ordine: «Essendo trascorso un considerevole tempo di ricerca interna per considerare il volume come irreperibile - spiega -, ritengo ora per certo che sia stato trafugato, presumibilmente sul finire del 2023». Pertanto, in qualità di direttore dell’Archivio diocesano, dell’Archivio capitolare e della Biblioteca diocesana, don Fanelli ha sporto formale denuncia del trafugamento del libro di Giovanni Pascoli, commissario di esami nel locale liceo ginnasio alla fine dell’Ottocento.

«L’edizione è preziosa - spiega lo storico - non solo per ragioni affettive. Il poeta, infatti, manifestò un particolare legame con il liceo di Conversano», al punto da redigere la prefazione al volumetto dei professori Leonardo De Mola e Donato Forlani, autori del volume «Sonetti» (Conversano 1899, 103 pagine) riedito nel 1937 dalla Casa editrice Giuseppe Laterza di Bari, ma anche perché l’edizione fu pubblicata in 500 esemplari e la copia custodita nella Biblioteca diocesana reca al colophon il numero 9.

Si tratta di una perdita di enorme portata non solo per Conversano ma per tutta la cultura italiana: il Carmina trafugato a Conversano sarebbe infatti tra le poche copie consultabili da latinisti e cultori della letteratura antica. L’auspicio è che le indagini delle forze dell’ordine portino presto all’individuazione dei colpevoli di questo vero e proprio atto criminale. Lo sconcerto nel mondo culturale aumenta se si pensa che la biblioteca dell’Archivio diocesano di Conversano è tra le più importanti d’Italia, riconosciuta nel 2019 dal ministero della Cultura «per il suo eccezionale interesse culturale»: custodisce un patrimonio di rara importanza (oltre trentamila volumi, con manoscritti unici, incunaboli, codici miniati, fondi bibliografici specializzati, cinque centine, microfilm di documenti inediti ed una Bibbia del 1506) e comprende anche il materiale archivistico e gli antichi manoscritti ritrovati (nel 2009, in collaborazione con la Fbi furono recuperate a Berwin, sobborgo di Chicago, 80 pergamene appartenenti all’Archivio Diocesano di Conversano) dal Nucleo tutela del patrimonio culturale dei Carabinieri, già al lavoro su questo nuovo caso.

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