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Bari, esposta la bandiera palestinese sulla facciata di Palazzo di Città

 
Redazione online

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Bari, esposta la bandiera palestinese sulla facciata di Palazzo di Città

Bandiera palestinese su Palazzo di Città a Bari

«Un modo per porre l’attenzione sul dramma di un intero popolo». Il commento del Console De Santis: il sindaco di Bari esponga pure bandiera israeliana

Venerdì 09 Agosto 2024, 13:01

17:00

BARI - Da questa mattina la bandiera palestinese è esposta sul balcone dell'ufficio del sindaco a Palazzo di Città. 

«Nei giorni scorsi ho incontrato i rappresentanti della comunità palestinese a Bari - commenta Vito Leccese - che mi hanno chiesto che la nostra città partecipi al programma delle iniziative della settimana della cultura palestinese. Esporre la bandiera palestinese sulla facciata del Palazzo di Città è un modo per porre l’attenzione sul dramma di un intero popolo. Riportare la pace in Palestina significa riportare la pace in Medioriente. Bisogna fermare il massacro del popolo palestinese con un cessate il fuoco definitivo: è l'unica strada per immaginare un futuro che passi, finalmente, per il riconoscimento di due popoli e due Stati. Bari, città di pace, parteciperà alla settimana della cultura palestinese in programma a fine settembre».

IL COMMENTO DEL CONSOLE DI ISRAELE

«Invito il sindaco Leccese a esporre sul Comune, casa di tutti i baresi, anche la bandiera israeliana». Lo afferma il console onorario dello Stato di Israele di Puglia, Basilicata e Molise, Luigi De Santis, dopo aver appreso che il primo cittadino di Bari «ha deciso tra i suoi primissimi atti di esporre la bandiera palestinese sul balcone del proprio ufficio in Comune. Mi piace ricordare che quella sede è la sede di tutti i cittadini baresi che non devono essere costretti a vedere esporre quella bandiera senza necessariamente condividere questa iniziativa».
Il sindaco Vito Leccese «che - prosegue De Santis - conosco come uomo moderato e di buon senso non ho dubbi non avrà quindi problemi nell’esporre anche la bandiera israeliana per restituire a quei luoghi istituzionali l’imparzialità dovuta. Oltre ai sentimenti di pace da tutti auspicabili - conclude - lodevole sarebbe stato opportuno anche citare gli ostaggi civili israeliani che sono da tempo in mano ai terroristi, ho paura che anche questa occasione sia andata persa».

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