PUTIGNANO - Pestato a sangue nel cuore della movida, aggredito durante una serata tra amici all’interno di un locale mentre tutt’intorno migliaia di persone facevano festa. è accaduto la notte di Halloween a Putignano, in un bar immediatamente a ridosso del centro storico.
Vittima della violenta aggressione un 30enne con piccoli precedenti per reati di droga. Due gli aggressori che al momento non hanno un volto e un nome ma sulle cui tracce sono gli investigatori del locale Commissariato di Polizia. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza potrebbero aiutare i poliziotti a identificare i due responsabili del pestaggio, che al momento resta senza un movente.
La vittima era nel locale con alcuni amici. Quella serata a Putignano, la notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, la città era in festa per la nona edizione del «Borgo Stregato», manifestazione a tema Halloween che attira in centro migliaia di curiosi. E anche il bar dove il 30enne stava trascorrendo la serata era affollato. All’improvviso, intorno all’1.30, due persone, due giovani uomini, si sono avvicinate a lui e apparentemente senza motivo hanno iniziato a colpirlo con violenti pugni al volto, lasciandolo a terra insanguinato per poi allontanarsi. In tanti hanno assistito a quei concitati istanti di violenza ma nessuno - a quanto pare - sarebbe intervenuto in difesa e in aiuto del 30enne.
I primi soccorsi, in attesa che arrivasse il 118, sono stati prestati da un medico che era nel locale. Poi la corso in ambulanza in ospedale, al Policlinico, dove il ragazzo è stato sottoposto a due interventi chirurgici per due fratture al setto nasale e ad uno zigomo. È rimasto ricoverato per alcuni giorni ed è tuttora in cura - dimesso con 30 giorni di prognosi - perché i colpi gli hanno provocato problemi alla vista.
Subito, dopo la segnalazione del personale sanitario, sono partite le indagini della Polizia per trovare i responsabili. La vittima si è già rivolta a un legale, nominando l’avvocato Emiliano D’Alessandro. Gli investigatori hanno acquisito i video delle telecamere interne al locale e anche di quelle esterne. Le immagini non avrebbero immortalato direttamente il pestaggio ma non è escluso che abbiamo ripreso i movimenti di vittima e aggressori, consentendo così ai poliziotti di identificare gli aggressori.