BARI - «La situazione sanitaria in Puglia è difficile, come in tutte le Regioni italiane. Nei prossimi mesi se non ci sarà un impegno forte del governo nello stanziare risorse avremo situazioni di grandissima difficoltà». Lo ha detto Domenico Proietti, segretario generale Uil Fpl, a margine del convegno Sanità e territorio, nel corso della festa della Uil che si chiude oggi a Bari. Riferendosi alla situazione della Puglia, Proietti ha precisato che «qui mancano più di mille medici, migliaia di infermieri. Anche i due ospedali nuovi che si stanno costruendo, come quello di Taranto, non potranno funzionare se non si assumerà».
«La richiesta che Uil Fpl fa al governo e alle Regioni - ha aggiunto - è di destinare risorse alla sanità, anche perché la pandemia ci ha insegnato che le risorse migliorano le prestazioni e hanno un riverbero positivo sull'economia del Paese». «Se il sistema sanitario nazionale non avesse retto l'urto della pandemia - ha concluso - nel 2021 e 2022 l’Italia non sarebbe crescita, a livello di Pil, rispettivamente del 6 e del 4%».
«Per la Uil non c'è un problema di salario minimo, per noi vanno applicati i contratti». Lo ha detto Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo Uil e commissario straordinario Uil Puglia, a margine del convegno Sanità e territorio, nel corso della festa della Uil che si chiude oggi a Bari. Il riferimento è alla proposta di legge per istituire un salario minimo di nove euro l’ora.
«Il salario minimo - ha precisato Ronzoni - deve essere il minimo contrattuale dei contratti maggiormente sottoscritti dalle maggiori organizzazioni sindacali. Da questa posizione non ci spostiamo»