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Finanziamento di un milione e mezzo di euro per la seconda edizione de «Le due Bari»

 
Redazione online

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Un milione e mezzo di finanziamento per la seconda edizione de«Le due Bari»

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La programmazione culturale da metà giugno a fine settembre vedrà la realizzazione di oltre duecento eventi in tutti i quartieri di Bari, con una speciale attenzione alle aree periferiche del territorio comunale

Giovedì 01 Giugno 2023, 19:05

19:06

BARI - Un finanziamento di oltre un milione e mezzo di euro per la seconda edizione de «Le due Bari», la programmazione culturale che da metà giugno a fine settembre vedrà la realizzazione di oltre duecento eventi in tutti i quartieri di Bari, con una speciale attenzione alle aree periferiche del territorio comunale. 

Lo annuncia su Fb l'assessore alla Cultura della Città metropolitana, Ines Pierucci: «La nuova disponibilità di oltre un milione e mezzo di euro, triplicata rispetto ai trasferimenti iniziali del MiC e resa possibile dalla volontà di questa amministrazione e, soprattutto, dal lavoro straordinario degli uffici competenti, andrà infatti a coprire almeno una ventina dei ventisei progetti ammessi a finanziamento, affidando agli operatori dello spettacolo dal vivo la direzione artistica di uno straordinario cartellone per un’estate che, ne sono certa, saprà soddisfare i gusti e alle esigenze dei cittadini baresi e dei tanti turisti che nei prossimi mesi attraverseranno il nostro territorio». 

La programmazione culturale si chiama Le due Bari per «omaggiare il racconto di Pierpaolo Pasolini scritto nel 1957 quando visitò la nostra città ed è con questo stesso titolo che sin dall'inizio del mandato abbiamo avuto l'ambizione di scongiurare la dualità tra centro e periferie, favorendone il policentrismo - spiega l'assessore - . Le due Bari non sarà solo un cartellone di venti progetti, che pure costruiranno un'importante offerta culturale di qualità, di oltre duecento eventi da giugno a settembre ma è un progetto complesso, profondo, antropologico che mettendo in rete i tanti operatori culturali del nostro territorio e onorandone il lavoro e i sacrifici che da sempre compie il comparto professionale del mondo della cultura, che valorizza i cittadini coinvolti dal basso nelle tante forme laboratoriali, rendendo gli spettacoli un punto di arrivo e non di partenza del progetto e pone le basi di una uguaglianza territoriale, quale presupposto fondamentale di una politica culturale partecipativa, inclusiva e sostenibile».

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