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Bari, in provincia è boom di mutui garantiti

 
g. flavio campanella

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g. flavio campanella

Bari, in provincia è boom di mutui garantiti

Nel 2022 raddoppiati i finanziamenti. Solo nel capoluogo +166%

Martedì 28 Marzo 2023, 13:15

BARI - Le rilevazioni di gennaio (-22,8%) e di febbraio (-25,3%) di quest’anno confermano la tendenza: le richieste di mutui immobiliari da parte delle famiglie sono in netta contrazione, come evidenziato dall’analisi di Crif, azienda specializzata in sistemi di informazioni creditizie, sulla base di quanto attinto da Eurisc, una banca dati che aggrega tutti gli elementi relativi all'indebitamento della clientela delle banche. In attesa dei dati statistici notarili (non ancora pubblicati), Crif ha evidenziato che già nei 12 mesi del 2022 la riduzione è stata del 22,7% rispetto al 2021, soprattutto per la flessione delle surroghe, mentre i nuovi mutui si sono mantenuti sostanzialmente stabili, sebbene negli ultimi mesi siano stati penalizzati dall’aumento dei tassi di interesse e dalla minore disponibilità di ricorrere al credito.

Inoltre, sul dato complessivo ha influito il temporaneo venire meno dell’offerta, dedicata agli under 36, di mutui agevolati con garanzia statale, a seguito dei problemi legati al tasso dei mutui che doveva essere inferiore al TEGM, il Tasso Effettivo Globale Medio, calcolato da Banca d’Italia sulle sottoscrizioni dei due trimestri precedenti. Dato che i tassi in sei mesi sono saliti di oltre 200 punti base, era diventato impossibile, perché economicamente insostenibile per chi avrebbe dovuto proporli, concedere prestiti a tassi così bassi. La conseguenza è stata dunque la scomparsa temporanea, anche a Bari e provincia, delle proposte dedicate ai più giovani.

BOOM - Ciò nonostante, nell’arco dell’intero 2022 si è registrato un boom, in raffronto al 2021, dei mutui erogati con la garanzia statale del Fondo Prima Casa (come peraltro dimostra di per sé la distribuzione delle domande in relazione all’età del richiedente: il 35,6% ha riguardato gli under 36). Fra quelli circoscritti al nostro territorio, il dato più eclatante riguarda senz’altro Bari città, dove sono stati erogati 816 nuovi mutui, il 166% in più rispetto all’anno precedente (307), di cui ben 497 (+728%) con garanzia all’80% e 319 (+29%) con garanzia al 50%, per un importo totale pari a 112 milioni di euro complessivi (+171%), di cui 76 milioni garantiti dallo Stato. Non si sono stati raggiunti i picchi del capoluogo, ma anche in provincia il balzo è stato evidente: 2.881 mutui erogati nel 2022 (+106% rispetto al 2021), di cui 1.644 con garanzia dell’80% e 1.237 con garanzia del 50%, per un importo di 371 milioni di euro, di cui 249 milioni garantiti. Si tenga conto che né in Puglia (+84% di mutui erogati) né in Italia (+95%) si raggiungono i livelli del Barese. In tutta la Penisola sono stati erogati 108.729 mutui per un importo di oltre 13,6 miliardi di euro, di cui più di 9 garantiti dal Fondo.

CONDIZIONI - Il Fondo Prima Casa è rivolto a tutti i cittadini che, alla data di presentazione della domanda di mutuo per l’acquisto della prima casa, non siano proprietari di altri immobili a uso abitativo (anche all’estero), salvo il caso in cui il mutuatario abbia acquisito la proprietà per successione causa morte, anche in comunione con altro successore, e che siano ceduti in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.. L’ammontare del finanziamento non deve essere superiore a 250.000 euro. In generale, il Fondo prevede una garanzia pubblica del 50% destinata alle seguenti categorie prioritarie: giovani coppie coniugate o conviventi more uxorio che abbiano costituito nucleo da almeno due anni; nuclei familiari monogenitoriali con figli minori conviventi; conduttori di alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari; giovani di età inferiore a 36 anni. Il Decreto Sostegni bis ha poi previsto la possibilità (prorogata al 30 giugno) di richiedere l’innalzamento della garanzia all’80% per tutti coloro che, rientrando nelle categorie prioritarie, hanno un ISEE non superiore a 40 mila euro annui e richiedono un mutuo superiore all’80% del prezzo d’acquisto dell’immobile, comprensivo di oneri accessori.

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