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Il Bari non si ferma: a Terni servono punti e una prova gagliarda

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Il Bari non si ferma:  a Terni servono punti e una prova gagliarda

Non corre buon sangue tra i tifosi biancorosssi e quelli umbri. Tutto nacque in una sfida al «San Nicola» nel 2002 che decretò la retrocessione in serie C dei rossoverdi

Domenica 19 Marzo 2023, 12:30

26 Marzo 2023, 17:36

BARI - Una sfida storicamente accesa, una latente rivalità e la comune necessità di punti. Ecco gli ingredienti che rendono esplosivo il confronto tra Ternana e Bari. Il libro della partita ha avuto inizio in epoca relativamente recente, ovvero il 29 settembre 1968: in serie B, in Umbria, finì 1-1. Da allora l’incrocio è diventato un classico della categoria: 46 sfide di cui ben 42 in cadetteria (e cinque in C racchiuse nel biennio 2019-21) ed un bilancio complessivo di un’incollatura a favore dei biancorossi che conducono con 16 vittorie, mentre 15 sono i pareggi e le sconfitte. A Terni, però, sono le «Fere» a dominare con dieci affermazioni, mentre nove sono i pari e appena tre i blitz dei Galletti.

Negli ultimi vent’anni, i rapporti tra le tifoserie si sono inaspriti: l’episodio scatenante risale al 2 giugno 2002, quando un Bari senza più obiettivi da raggiungere sconfisse 2-1 la Ternana decretandone la retrocessione in serie C, ma rispettando la regolarità del campionato che vedeva altre compagini in lotta per la permanenza). All’andata (lo scorso 28 ottobre), invece, finì 0-0 davanti ai 38.800 del San Nicola: il match fu dominato dalla truppa di Michele Mignani che creò un gran numero di occasioni da gol, senza, però, riuscire a segnare. Oggi alle 16,15 al «Liberati», il duello si arricchisce di un nuovo capitolo in un frangente determinante per entrambe le compagini.

SERIE «OPPOSTE» - Il posticipo della 30esima di serie B diventa pressante per i Galletti: le vittorie del Genoa e del Sudtirol hanno ampliato da un lato a sei punti il distacco dal secondo posto (e quindi dalla zona promozione diretta) dei pugliesi, sopravanzati in terza posizione dai bolzanini che li precedono di un punto. A quota 50 (13 vittorie, 11 pareggi, cinque sconfitte), il Bari è quarto, con cinque gradini di margine su Pisa e Cagliari e nove sul Parma che oggi sarebbe la prima esclusa dai playoff. La truppa di Mignani è imbattuta da sette turni, costellati da cinque affermazioni e due pareggi: l’ultimo segno X è maturato proprio nella scorsa giornata, contro il Frosinone. Di segno opposto il periodo della Ternana, 12esima a braccetto con l’Ascoli, a quota 36: il vulcanico presidente degli umbri, Stefano Bandecchi, ambisce ancora ad agganciare il carrozzone che si giocherà gli spareggi per la serie A nella prestigiosa «coda» del torneo, ma i playoff sono lontani sei punti, mentre il margine sulla zona playout è di appena tre lunghezze. All’ultimo stop pugliese (lo scorso 28 gennaio 0-2 con il Perugia) corrisponde l’ultima vittoria dei rossoverdi (2-1 su Modena) che poi hanno inanellato quattro pareggi e tre sconfitte, tra cui quella della scorsa settimana contro il Genoa. A nulla sono serviti i continui ribaltoni in panchina: Cristiano Lucarelli è rimasto in carica nelle prime 14 giornate, dalla 15esima alla 26esima è toccato ad Aurelio Andreazzoli che si è dimesso, favorendo il ritorno in sella dell’allenatore livornese che, però, nella sua seconda parentesi ha fin qui ottenuto appena due punti in tre impegni.

BARI RE DELLE TRASFERTE - Se al San Nicola i biancorossi non decollano del tutto, il rendimento esterno è addirittura il migliore della categoria con 28 punti in 14 viaggi: lontano dalle mura amiche, i Galletti sono la squadra che ha vinto di più (otto volte, come Frosinone e Genoa) e perso meno in assoluto (appena in due circostanze), mentre quattro sono i pareggi. Le ultime tre trasferte hanno portato puntualmente bottino pieno: 4-3 a Ferrara con la Spal, 2-0 a Brescia, 1-0 ad Ascoli. Al «Liberati», a sua volta, la Ternana ha uno score discreto: 23 punti per sei affermazioni, cinque pareggi e tre stop. Tuttavia, le ultime tre gare casalinghe degli umbri hanno fruttato soltanto due pari (con Benevento e Parma), in mezzo ai quali è arrivato il doloroso blitz per mano del Cittadella.

IL BUNKER DI CAPRILE, CHEDDIRA «AGGANCIATO» - Il portiere del Bari (confermato per la terza volta di fila tra i convocati dell’Under 21 italiana per le imminenti amichevoli contro Ucraina e Serbia) è imbattuto da 447’: ovvero quattro match interi a cui si aggiungono gli 87’ dell’incontro con il Cagliari che segnò al 3’. Un exploit che ha portato la difesa barese ad essere la terza della B con 27 gol incassati in totale (meglio solo Frosinone e Genoa con 19), mentre l’attacco è il secondo della cadetteria con 45 gol (davanti solamente il Frosinone con 48). La Ternana, invece, soffre particolarmente la fase offensiva: appena 28 le reti all’attivo (meno di una a partita) che costituiscono il quartultimo attacco della B (peggio Brescia e Benevento con 23, nonché Cosenza con 25).

Dei pugliesi è anche il capocannoniere del campionato: Walid Cheddira, con 15 centri. Da ieri, però, il 24enne marocchino non è più solo in vetta alla classifica marcatori poiché è stato raggiunto da Lapadula del Cagliari. Il tiratore scelto della Ternana, invece, è Andrea Favilli con cinque sigilli. Tra gli ex di turno, mancheranno Raffaele Maiello (30 presenze e due gol in Umbria nel 2013-14) e Marino Defendi (159 gettoni e nove reti nel Bari dal 2011 al 2016, indossando anche la fascia da capitano), ma sarà comunque una gara speciale per Mirco Antenucci (19 bersagli a Terni nel 2013-13) ed Anthony Partipilo, 28enne barese, cresciuto nel settore giovanile biancorosso: pur essendo rimasto di proprietà dei Galletti fino al 2016, con la squadra della sua città conta appena un’apparizione in campionato. Oggi per lui sarà una giornata speciale, ma la classifica chiama: i colori del cuore proprio non potranno concedergli sconti.

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