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Mattone in fermento a Bari: transazioni in crescita ma anche tanto invenduto

 
Flavio Campanella

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Flavio Campanella

Mattone in fermento a Bari: transazioni in crescita ma anche tanto invenduto

Aumenta il commercio del mattone a Bari

Contrattazioni: aumento del 40% rispetto al 2020. Dopo il lockdown si sogna una casa confortevole

Martedì 22 Febbraio 2022, 11:35

BARI - Il fermento del mercato immobiliare residenziale è nei numeri. Il dato più recente per Bari riguarda le transazioni registrate nei primi nove mesi del 2021: sono 2.988, il 40% in più rispetto al 2020. L’incremento è meno evidente, ma comunque significativo, anche in raffronto all’anno pre-pandemia (2019), quando le compravendite furono 3.443 in 12 mesi.
In generale, nelle grandi città (il capoluogo pugliese non fa eccezione) il computo è inferiore rispetto alla media nazionale, fenomeno spiegato sia dalla riduzione, a causa della emergenza sanitaria, degli acquisti finalizzati agli investimenti sia dai prezzi poco abbordabili delle case di buona qualità che spingono in molti casi ad andare in provincia.

A muovere il mercato sono soprattutto le famiglie che intendono cambiare la loro abitazione con un’altra di metratura maggiore perché sono alla ricerca di una migliore qualità della vita. Ma le intenzioni si scontrano, soprattutto nelle aree più qualificate della città, con la realtà: le case più spaziose e in condizioni migliori non solo sono merce rara (pure per chi potrebbe permettersele), ma costano troppo. Ciò vale a maggior ragione per il nuovo, anche per chi intenda approfittare degli incentivi previsti dal Governo (vedi sisma bonus). Alla scarsità del capitale, inizialmente richiesto (non meno del 10% del valore dell’immobile) e alla quota parte (spesso rilevante) del mutuo da accendere (anche se ancora concesso a tassi favorevoli) si aggiunge l’eccessiva pretesa nella vendita della vecchia abitazione, spesso unica strada per concludere l’acquisto.

Di sicuro, il numero delle richieste di informazioni è in forte aumento. «L’andamento del mercato di Bari - afferma Ferdinando Elefante, responsabile commerciale delle sedi territoriali del Gruppo Gabetti - risulta positivo. I prezzi però sono in crescita e si aggirano, per le nuove abitazioni, intorno ai 3.000-3.200 euro al mq in zona semi centrale (Libertà, Fesca-San Girolamo, Japigia e Poggiofranco), mentre in zona centrale (Murat e centro storico) siamo sui 3.500-3.800 euro al mq. Le zone in forte espansione sono Libertà, Fesca-San Girolamo, Poggiofranco (la parte più alta - n.d.r.) e infine, anche se in minor misura, il quartiere Japigia. La tipologia prevalente - conclude Elefante - è la casa di 3-4 vani con spazi esterni, cioè balconi e terrazzi. Il target è medio-alto, prettamente giovani coppie e genitori che acquistano per i figli», aggiunge.

I palazzi di nuova costruzione, soprattutto grazie al Piano casa (col favorevole incentivo fiscale dei bonus), spuntano a vista d’occhio (una tendenza che proseguirà nei prossimi anni), come evidente ad esempio percorrendo via Amendola a San Pasquale oppure, dall’altra parte della città, il lungomare nel tratto del quartiere Marconi. Ma l’innalzamento delle transazioni dipende principalmente dal più consistente mercato dell’usato, cui spesso gli interessati si rivolgono per trovare un compromesso tra disponibilità economiche ed esigenze abitative. I prezzi medi di un immobile usato in Puglia hanno registrato nel 2021 un incremento dello 0,9% rispetto al 2020, attestandosi a 1.312 euro al metro quadro (in media). Si capisce anche da questo dato perché, a fronte di una domanda in rialzo (+8,4%), lo stock di abitazioni invendute nella regione è comunque cresciuto quasi del 37%. A Bari città, secondo i dati di Immobiliare.it, l’aumento è maggiore rispetto alla media regionale (+2%, mediamente si acquista a 1.890 euro al metro quadro), mentre in provincia è inferiore (0,3%; 1.390 euro al mq) e addirittura in diminuzione nel quarto trimestre rispetto al terzo (-0,5%).

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