E’ polemica tra il rettore dell’Università Aldo Moro di Bari, Stefano Bronzini, e il presidente della Scuola di Medicina Loreto Gesualdo sulla proposta di quest’ultimo di destinare, alla fine della pandemia, l’ospedale Covid allestito nella Fiera del Levante di Bari, per la formazione sanitaria. La proposta di Gesualdo è stata annunciata ieri in una conferenza stampa con il direttore generale del Policlinico Giovanni Migliore.
In una lunga nota trasmessa ai componenti della Scuola di Medicina, il rettore spiega di essere stato informato il giorno prima della conferenza stampa, alla quale non ha partecipato, e di aver «espresso perplessità» sull'iniziativa.
«Mi preme precisare - dice Bronzini - che le posizioni espresse dal professor Gesualdo non sono riconducibili a decisioni di tipo istituzionale che possono essere adottate esclusivamente dal rettore, dal Senato accademico e dal Consiglio di amministrazione» dell’Ateneo barese, «e né per quanto mi consta - aggiunge - , sono state in alcun modo condivise da gran parte dei colleghi della Scuola di Medicina».
"Ad oggi - continua il rettore - non ho ricevuto alcuna informativa ufficiale di spostamenti di colleghi, personale dipendente dell’Università presso i locali della Fiera. Ne consegue che ogni eventuale accordo intercorso tra singoli colleghi, personale dell’Università, e la direzione generale" del Policlinico «non può essere considerato efficace senza essere stato preventivamente condiviso e approvato dal rettore, nella sua veste di datore di lavoro del personale universitario».
Per queste ragioni, in conclusione della lettera, Bronzini invita i componenti della Scuola di Medicina «ad un confronto sulle scelte da fare nel prossimo futuro», che si terrà da remoto il prossimo 7 aprile