Sale il numero di contagi da Coronavirus a Polignano a Mare legati al focolaio che si è sviluppato nell’azienda ortofrutticola Sop. I casi di positività - fa sapere il Comune - sono 90, venti in più rispetto a martedì scorso. Quattro persone sono ricoverate in ospedale e i restanti positivi sono asintomatici. «Nei prossimi giorni - fanno sapere sempre dall’amministrazione comunale - la Asl effettuerà di nuovo il tampone ai positivi e ai contatti stretti. I risultati daranno informazioni importanti per comprendere l’evoluzione della situazione. Prudenza e rispetto delle regole anti contagio sono le armi più forti contro questo virus».
ASL: FOCOLAIO CIRCOSCRITTO - «In dieci giorni il Dipartimento di Prevenzione della Asl Bari ha sostanzialmente spento il focolaio sviluppatosi in un’azienda ortofrutticola polignanese e che ha interessato la comunità locale e diversi altri centri in provincia di Bari». Lo sostiene l’Asl Bari che in una nota spiega che «con i tamponi eseguiti oggi, dai quali non è emerso alcun nuovo caso, si può tracciare un primo bilancio dell’attività svolta: quasi 1000 tamponi eseguiti e 146 positività riscontrate nel Barese.
«Sono stati dieci giorni di intenso lavoro per gli operatori del Dipartimento di Prevenzione - prosegue la nota Asl - in stretto e quotidiano coordinamento con la task force regionale e la direzione del Dipartimento della Salute della Regione Puglia. Igienisti, epidemiologi, infermieri e assistenti sanitari hanno messo in campo un’indagine epidemiologica di straordinarie dimensioni e con un notevole impiego di risorse, umane, strumentali e tecnologiche». Il focolaio è stato scoperto lo scorso 7 settembre. L’attività di tracciamento dei contatti stretti dei dipendenti, impegnati all’interno e all’esterno dello stabilimento ortofrutticolo, si è allargata per assicurare un’azione di screening, in particolare ai residenti del territorio polignanese. «La guardia, però, resta alta. L'attività di sorveglianza epidemiologica continua per rilevare tempestivamente e spegnere sul nascere possibili code di nuovi contagi», conclude l’Asl.