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La quarantena? Si può fare nei B&B: la proposta arriva da Monopoli

 
Donato Menga

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Donato Menga

monopoli dall'alto

Una ventina di strutture ricettive hanno dato la disponibilità

Martedì 05 Maggio 2020, 16:34

MONOPOLI - L’inizio della «fase 2» legata al Covid-19 mette in allarme il mondo della ricettività turistica rispetto al rischio di un eventuale arrivo in Puglia di gente che lavora o studia in altre regioni, con particolare riferimento a quelle del Nord che, più di altre, hanno dovuto dare i conti con la pandemia.

Nei giorni scorsi quattro associazioni di operatori - Cna Balneari, B&B Monopoli, Associazione operatori centro storico e Otm - hanno inviato una lettera al sindaco Angelo Annese e al presidente della Puglia Michele Emiliano (ma anche all’assessore Capone e al professor Luigi Lopalco) per manifestare la preoccupazione rispetto al rischio che un rientro incontrollato potesse riavvolgere il nastro dei contagi facendoci ripiombare indietro di due mesi e compromettendo, più di quanto già non sia, la stagione balneare e turistica.

Alla preoccupazione il sindaco ha risposto con l’emissione di una ordinanza che dispone l’obbligo di autosegnalazione per dare corso alle disposizioni regionali che impongono l’isolamento per 14 giorni a seguito del rientro. Gli operatori monopolitani hanno suggerito di individuare una struttura, eventualmente, da mettere a disposizione di coloro che rientrano e che non hanno a disposizione una «seconda casa» o un luogo dove comunque possono trascorrere l’isolamento in sicurezza.

Di qui è nata la proposta di chiedere ai gestori di B&B di mettere a disposizione le loro strutture, ferme restando le necessità di tutela, distanziamento e gestione degli ospiti senza esporre nessuno al rischio di contagio. Al termine del dialogo con gli operatori, la proposta finale è quella di chiedere disponibilità spontanee ad accogliere chi vorrà sfruttare questa opportunità con costi calmierati (si parla di circa 20 euro a notte per ospite). Non sono tantissime le strutture che hanno aderito, si tratterebbe, per il momento, di una ventina di unità abitative, a disposizione di chi vorrà approfittarne. L’ok inizialmente arrivato dalle associazioni ha aperto la possibilità a tutti i gestori di candidarsi e, nel frattempo, ha sollevato le proteste dell’opposizione secondo cui - si legge in un documento a firma dei consiglieri Matera, Tamborrino, Cazzorla, Maione, Contento e Papio - questo ulteriore passaggio consumato avrebbe sancito «l’inutilità della tanto sbandierata commissione Covid-19» esautorando completamente i consiglieri che ne fanno parte.

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