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Bari, via i primi tre passaggi a livello ma Palese vuole spostare i binari

 
Ninni Perchiazzi

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Ninni Perchiazzi

Bari, via i primi tre passaggi a livello ma Palese vuole spostare i binari

A protestare sono le opposizioni, centrodestra e Movimento 5 stelle, che chiedono certezze sull’annunciato (ma non confermato) percorso alternativo della strada ferrata, il cui destino dovrebbe essere lontano dall’abitato di Palese

Venerdì 15 Novembre 2019, 15:47

BARI - Linea ferroviaria Bari-Foggia, passa in consiglio comunale la delibera che prevede l’eliminazione dei primi tre passaggi a livello (su otto) nei quartieri di Palese, Santo Spirito e San Girolamo, ma è polemica sulla portata complessiva dell’intervento di Rfi. A protestare sono le opposizioni, centrodestra e Movimento 5 stelle, che chiedono certezze sull’annunciato (ma non confermato) percorso alternativo della strada ferrata, il cui destino dovrebbe essere lontano dall’abitato di Palese, liberato una volta per tutte dalla schiavitù delle barriere ferroviarie.

Le opere Nel dettaglio l’approvazione - che consente apposizione del vincolo preordinato all’esproprio - riguarda il primo passaggio a livello, in località Santo Spirito, che insiste su viale Caravella, dove verrà costruito un sottovia carrabile collegato con strada rurale Caladoria. Il secondo sbarramento, sempre a Santo Spirito, interessa strada Catino, anch’essa dotata di un sottopassaggio carrabile con una nuova viabilità da realizzare con corso Umberto I. Infine, in zona Lamasinata verrà eliminato il passaggio a livello su via Renato Scionti, sostituendolo con un viadotto parallelamente al canale Lamasinata tra viale Europa e via Napoli. Il progetto comprende anche la sistemazione di un tratto di viale Europa con la realizzazione di due rotatorie.

La delibera prevede poi che i progetti relativi ai restanti cinque passaggi a livello, e le relative opere sostitutive, vengano esaminati sulla base della progettazione effettuata da Rfi. «Valuteremo le future ripercussioni sul tessuto stradale nonché gli effetti delle prime tre opere sostitutive eseguite», spiega l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso. «Su quella base sarà possibile discutere delle dismissioni successive dei restanti passaggi a livello. Il nostro obiettivo è quello di mantenere l’attuale linea del ferro per garantire un sistema di trasporto pubblico locale particolarmente gradito, deviando l’alta capacità lungo il nuovo itinerario in variante, così da allontanare il fascio di binari dall’abitato, stante anche l’elevato numero di convogli che attraversano quotidianamente quel territorio».

La polemica Bocciato dall’Aula l’emendamento presentato dalla Lega e condiviso dal M5S, mirato a dare certezza alla realizzazione di un percorso alternativo della ferrovia in corrispondenza dell’abitato di Palese e Santo Spirito. «Bocciare l’emendamento significa che anche gli altri cinque passaggi a livello verranno chiusi una volta per tutte, creando più di un problema alla popolazione - attacca Michele Picaro (Lega) -. Di fatto, il centrosinistra è venuto allo scoperto: il percorso di aggiramento non si farà mai, mentre con l’eliminazione dei passaggi a livello si decreterà la morte sociale ed economica di Palese, che verrà spaccata in due».
In sintonia, la portavoce dei pentastellati al Comune, Elisabetta Pani. «Noi riteniamo prioritario il progetto del cosiddetto aggiramento che porta i binari lontano dall’abitato. Purtroppo il testo della delibera non sembra fornire garanzie in merito, col rischio che i restanti passaggi a livello vengano eliminati ugualmente», sostiene.

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