Insolito siparietto in tarda mattinata alla sezione 34, in via Melo (nel liceo Scacchi) dove si è creata una insolita fila di donne in attesa di votare. Se si trattasse di una fila normale per una iper affluenza, nulla di strano: il fatto è che il presidente del seggio e gli scrutatori chiamavano insolitamente «uomo! uomo!», rallentando l'ingresso delle donne. Alle rimostranze di alcune cittadine in attesa che vedevano passare avanti uomini appena arrivati, il presidente del seggio avrebbe detto di essere costretto a tale procedura in quanto - dovendo chiamare un uomo e una donna in base all'organizzazione del seggio - aveva un unico registro dove annotare gli uomini e le donne: non potendo voltare pagina "per un fatto fisico" non poteva chiamare donne fino a quando non completava la pagina degli uomini.
Domanda: ma se non fossero arrivati più uomini, le donne non avrebbero più votato o avrebbero dovuto pranzare nel seggio? Una giustificazione difficile da comprendere anche per noi ma soprattutto per quelle donne costrette ad attendere più di mezz'ora. «Ho atteso 45 minuti» ha detto una signora che era in compagnia della sorella ma il presidente avrebbe allargato le braccia dicendo che «è così da sempre» puntualizzando che «per una coincidenza stamattina sono arrivati tutti uomini». Dall'ufficio elettorale della Prefettura fanno sapere che la finalità è quello di favorire le operazioni di voto e non ci sarebbe nulla di tutto questo nelle regole di votazione. E' stato chiesto al Comune di inviare un ufficiale di collegamento per evitare ulteriori disagi.