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Xylella, da osservatorio regionale nuova mappa aree a rischio

 
Antonio Galizia

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Antonio Galizia

Xylella, da osservatorio regionale nuova mappa aree a rischio

Conversano e Polignano escono dalla zona cuscinetto. Locorotondo area infetta

Giovedì 23 Maggio 2019, 09:40

Conversano e Polignano fuori dalla zona cuscinetto della Xylella. Lo ha comunicato l’Osservatorio fitosanitario della Regione con una circolare trasmessa ai sindaci dei comuni del Sud-Est Barese che disegna la nuova mappa dell’infezione. L’aggiornamento segue di qualche giorno l’accertamento dell’assenza di Xylella dall’ulivo individuato in contrada Caramanna a Monopoli. Pertanto, dalla nuova mappa scompaiono Conversano e Polignano e vengono confermate: nella zona infetta l’intero territorio comunale di Locorotondo; nella zona cuscinetto l’intero territorio comunale di Alberobello e parte dei territori di Monopoli, Putignano, Castellana Grotte e Noci. Tengono banco, intanto, le misure di contrasto alla diffusione della Xylella.

Nelle scorse ore, il movimento «Il popolo della famiglia» ha diffidato, col suo avvocato Christian Paladino, le amministrazioni comunali di Conversano, Monopoli, Polignano, Mola, Putignano, Noci, Castellana, Turi, Bari, Altamura, Terlizzi, Palo, Ruvo, Acquaviva e Gioia del Colle perché «tengano in adeguata considerazione il pericolo per la salute pubblica che deriva dall’irrorazione con prodotti neurotossici altamente impattanti, in zone densamente abitate, violando apertamente i princìpi di prevenzione e precauzione. Tali molecole - prosegue la nota di diffida - se disperse nell’ambiente in quantità elevate, oltre a provocare effetti dannosi per la salute, agiscono anche contro insetti utili, quali impollinatori e predatori naturali».


Secondo l’avvocato Paladino «la compromissione del diritto alla salute e a un ambiente salubre dei cittadini, può essere giustificata solo in presenza di serie e fondate minacce per l’incolumità generale non affrontabili con mezzi diversi e meno incidenti sui beni primari. Tale circostanza - sottolinea ancora - non ricorre nel caso di specie, in violazione del principio di precauzione fissato a livello europeo e richiamato dalla normativa in materia di prodotti fitosanitari e pesticidi nonché dell’articolo 32 della Costituzione Italiana che tutela il diritto a godere di un ambiente di vita e lavoro salubre. Nel merito - conclude - si osserva che le misure imposte sono controverse sia nella necessità di uso che nell’efficacia rispetto al contenimento dell’infezione». Le lettere di diffida sono state notificate nelle scorse ore.

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