Poco o niente estero, al bando (causa portafoglio vuoto) mega villaggi e hotel di lusso, già sold out (tutto esaurito) il mercato degli affitti delle seconde case, b&b e appartamenti nelle principali città d’arte. È il quadro delle vacanze «sanitarie» 2020 degli italiani. Il coronavirus non fermerà le partenze - già ieri le spiagge del Sud erano affollate in barba a ogni norma di distanziamento - ma cambierà le abitudini. Ecco, almeno in questo per ora il Belpaese non sarà più come prima. I soldi comunque riprendono a girare e chi ha ville, seconde case o appartamenti da affittare sta facendo affari d’oro. Oltretutto poiché in molti ad agosto, con le aziende che devono recuperare le ferie forzate del lockdown, continueranno con il telelavoro, in questo modo sarà possibile unire l’utile al dilettevole.
Moglie o marito in spiaggia con i bimbi e l’altro coniuge in camera con il computer. Una rinata autarchia che diventa parte integrante dei nuovi stili di vita. Il Covid-19 ha stravolto la gran parte delle abitudini ma l’emergenza sanitaria che, seppure in miglioramento, non può dirsi ancora finita, cambierà anche il volto delle vacanze.
Secondo i dati elaborati dal Codacons, ci sarà innanzitutto un netto calo del numero di italiani che potranno concedersi un periodo di ferie tra giugno e settembre: solo il 51% dei cittadini, cioè poco più di 30 milioni di persone con una riduzione del 23% rispetto allo stesso periodo del 2019. Allora, furono 39milioni gli italiani che riuscirono a concedersi un periodo di vacanza.
Sul calo inciderebbero vari fattori: in alcuni casi, i lavoratori hanno già consumato le ferie a disposizione; in altri casi, le difficoltà economiche del periodo impongono di rinunciare alla partenza. Anche il timore di contrarre il Covid-19 può essere un deterrente nei confronti di vacanze nelle modalità usuali e soprattutto in alcune località del Nord Italia. In cima alle preferenze degli italiani per le vacanze estive 2020 c’è la Puglia, scelta dal 28% dei turisti, seguita dalla Sicilia (24%) e dalla Sardegna (18%).
Ma non c’è solo il mare: in molti stanno optando per una vacanza relax sulle Dolomiti, soprattutto quelle trentine, meta prescelta dal 15% degli italiani, mentre chi dal Sud sceglierà la montagna potrebbe cercare mete più a portata di mano, con Roccaraso, Pescasseroli e Ovindoli in testa. Secondo Federturismo, gli interessi però si stanno concentrando prevalentemente sul mare e, viene sottolineato, «mare italiano», con una certa preferenza per mete non particolarmente affollate o mete percepite dai clienti come abituali perché danno una maggiore sensazione di sicurezza.
È come aver scoperto - finalmente - una piccola «miniera» in casa (ovviamente per chi ce l’ha). I pugliesi ce l’hanno, e infatti la tendenza di massima è quella di restare in regione. Non a caso, nonostante prezzi in molti casi esagerati, si leccano i baffi i proprietari di seconde case disposti ad affittarle e stanno vivendo una vera rinascita alcuni dei villaggi storici, a cominciare da Rosa Marina (Ostuni) e Riva dei Tessali (Ginosa). Da tempo sono scoppiate le contrattazioni e già si narra di vere e proprie liste d’attesa in cui il cognome può fare la differenza assieme, naturalmente al conto in banca: le quotazioni di affitto di una villa media vanno dai 2-3 mila euro di giugno ai 4 mila di luglio per chiudere con 5-7 mila di agosto. Ma per le residenze più esclusive, quelle con piscina o vicine al mare, si può pagare ad agosto anche mille euro al giorno. Ecco perché un italiano su cinque pensa che non farà vacanze quest’anno.