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Da Japigia al punjub, un barese
fa grande l'India che va a rotelle

 
MARIANNA LA FORGIA

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MARIANNA LA FORGIA

Da Japigia al punjub, un baresefa grande l'India che va a rotelle

Nicola De Stefano ai giochi asiatici in Corea del Nord ha conquistato un argento e un bronzo con le selezioni juniores

Venerdì 19 Ottobre 2018, 12:00

13:23

BARI - Il finale è molto a sorpresa e con una dichiarazione di intenti altrettanto forte. Il World Roller Skating Asiatic (alias Asian Games, Giochi Asiatici) disputati in Corea si è concluso sotto il segno barese. Nicola De Stefano, 50 anni, barese, tecnico di hockey inline è stato chiamato dai responsabili delle nazionali maschile e femminile indiane junior e senior per ridare nuova dignità ai colori patriottici. Ebbene, lui ce l’ha fatta. Ha sconvolto l’ordine delle cose. Fino a raggiungere l’obiettivo: due medaglie, un argento junior femminile e bronzo junior maschile.

«In due settimane ho rivoluzionato l’India – racconta senza fronzoli De Stefano con grande entusiasmo -: ho fatto un lavoro intenso anche se in poco tempo e ho raccolto dei risultati inimmaginabili, tanto più se aggiungiamo il sesto posto della squadra senior maschile e il quarto di quella femminile. Per la loro idea di sport, arrivare a questi traguardi è stato davvero come scoprire un nuovo mondo».

De Stefano ha a vuto a disposizione due settimane per dare una nuova vita a questo sport abbandonato a regole improvvisate e autostima a singhiozzo; la sua mano è stata subito visibile ed efficace come da risultati della scuola barese di hockey in line e da coach del club Yogo Rollin Skate Bari. <L’esperienza è stata meravigliosa – dice l’allenatore biancorosso -, da tecnico posso dire che con una responsabilità cosi grande vedi l hockey in maniera diversa. Vedi un hockey che mette paura, ma allo stesso tempo vedi uno sport che ti dice coraggio sei all’altezza della situazione. Poi pensi all’Italia, ai miei ragazzi, e l’adrenalina sale a mille e pensi che non sei meno di altri allenatori. E ti fai coraggio. Tanto coraggio che ti porta una medaglia di bronzo e una di argento».

Tra le nove nazioni partecipanti (Taipei, Giappone, Iran, Cina, Macao, Singapore, Korea, Hong Kong e naturalmente India) l’exploit raggiunto dai ragazzi indiani è diventato un caso mediatico laggiù e presto l’allenatore barese dovrebbe ritornare nella sua seconda patria per continuare il lavoro appena svolto in vista dei World Games di Barcellona a luglio: stavolta l’asticella dovrà essere più alta, le aspettative saranno tante e la voglia di non smettere di provare queste emozioni così forti sarà il detonatore più esplosivo che porterà avanti i ragazzi. Nel segno biancorosso, ovviamente.

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