Domenica 07 Settembre 2025 | 15:08

«Matteotti di nome»: Amerigo Verardi torna con un singolo urgente e appassionato, tra memoria, musica e resistenza civile

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

«Matteotti di nome»: Amerigo Verardi torna con un singolo urgente e appassionato, tra memoria, musica e resistenza civile

In uscita a metà luglio per NOS Records, il musicista brindisino, figura di culto della scena alternativa italiana, si schiera in nome di un antifascismo vivo. Perché la libertà va difesa anche con le canzoni

Lunedì 09 Giugno 2025, 13:52

Con un brano che è insieme urlo rock, poesia civile e atto d’amore familiare, Amerigo Verardi torna sulla scena musicale con il nuovo singolo “Matteotti di nome”, in uscita a metà luglio per NOS Records, anche in edizione limitata in vinile da 10”, grazie alla collaborazione con MarraCult e Psychout Records.

Il musicista brindisino – figura di culto della scena alternativa italiana, autore e produttore tra i più visionari e coerenti degli ultimi decenni – torna dopo il doppio esperimento psycho-elettronico di Maverick Persona (realizzato con Deje nel 2024 e acclamato in tutta Europa), per offrirci un brano solista potente, personale e politicamente schierato.

Matteotti di nome” è un tributo dichiarato a Giacomo Matteotti, figura simbolo della lotta antifascista italiana, assassinato il 10 giugno 1924 per ordine diretto del regime mussoliniano. Ma è anche un omaggio intimo, familiare: il titolo è ispirato al fratello della nonna di Verardi, nato pochi giorni dopo il delitto e chiamato Matteotti in suo onore, in un gesto di resistenza privata ma significativa.

Nel giorno dell’anniversario della morte del deputato socialista, Verardi ha deciso di regalare al pubblico il testo del brano in anteprima, un atto poetico e civile che verrà completato a luglio con la pubblicazione del brano completo.

Il brano, scritto, suonato e registrato dallo stesso Verardi presso Alma Mater Studio (BR), e mixato/masterizzato da Valerio Daniele nei Chora Studi Musicali di Calimera (LE), è un viaggio narrativo ed emotivo che intreccia memoria storica, autobiografia e visione politica. La narrazione alterna l’infanzia dell’autore ai giorni bui della dittatura, fino a ricostruire – in modo quasi cinematografico – gli ultimi istanti di Matteotti: la determinazione, la paura, l’amore per la moglie Velia, la consapevolezza del sacrificio.

Le immagini sono forti, precise, scolpite: “Nella borsa ho la chiave di volta, e oggi li faccio tremare!”, “Non mi aspettare, Velia”, “E se non torno, non mi abbandonare”. Dall’altra parte, Verardi non risparmia la rappresentazione degli aguzzini fascisti: li descrive come “tossici di sangue e cocaina”, disturbati nel compiere l’esecuzione, quasi infastiditi dall’obbedire a un ordine “scomodo” che interferisce con le loro vite banali – e per questo ancora più inquietanti.

Il brano si chiude con un doppio sguardo: uno rivolto all’Italia – “vivo per l’Italia e la libertà, ostaggi di un bastardo” – e uno al presente, in cui il pericolo del revisionismo e della perdita della memoria storica incombe minaccioso: “Evviva la libertà, c’è scritto sopra un muro, in rosso sangue anche per chi non sa leggere il futuro che è già qui.

Verardi con questo singolo si espone, si racconta, si schiera, in nome di un’antifascismo vivo, non retorico, profondamente personale ma universale. Un’opera che suona come uno schiaffo dal cuore, un invito alla memoria attiva, alla resistenza culturale, alla lucidità civile.

La cover art del singolo, firmata da Daniele Guadalupi, riflette lo spirito del brano: essenziale, evocativa, umanissima. Il singolo sarà disponibile in formato digitale e, per i collezionisti e amanti del vinile, in una preziosa edizione da 10 pollici a 45 giri. Con “Matteotti di nome”, Amerigo Verardi firma un ritorno potente e necessario. Non un semplice brano, ma un’opera di memoria e d’amore, capace di parlare al passato per interrogare il presente. Una canzone che ci ricorda che la libertà va difesa anche con le canzoni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)