Sabato 06 Settembre 2025 | 23:59

L'elettronica «made in Puglia» dei Bento nel nuovo ep «YΛH»

 
Bianca Chiriatti

Reporter:

Bianca Chiriatti

L'elettronica «made in Puglia» dei Bento nel nuovo ep «YΛH»

Si legge «ili», dal greco antico, e significa «materia»: la prima presentazione il 21 dicembre a Roma in apertura ai Bud Spencer Blues Explosion

Giovedì 14 Dicembre 2023, 15:08

Esce domani, venerdì 15 dicembre, YΛH (dal greco antico, si legge “ili” e significa “materiale”, “materia”), ed è il titolo del nuovo Ep del duo elettronico pugliese Bento, realizzato con il contributo NUOVOIMAIE «Nuove produzioni discografiche 2022-2023». Il lavoro, che esce per Last Floor Studio, sarà presentato il 21 dicembre in apertura ai Bud Spencer Blues Explosion al Monk di Roma ed è un tripudio di sperimentazione, ben articolato, che accarezza l’industrial music, il big beat, l'elettronica pura e l’afrobeat, fino ad arrivare all’electro/acid jazz ed alla techno più sfrontata. Uno stile che amano definire «Alternative/Electronic music». La «Gazzetta» ha intercettato Francesco Barletta e Umberto Coviello, che nascono come duo in provincia di Brindisi e completano la band con la collaborazione di Carlo Madaghiele, fonico Laboratori Testone (Mi), e la creazione di Visual del VJ Claudio Macchitella.

Ci raccontate da dove siete partiti e che cosa significa questo titolo enigmatico?

«Siamo partiti esattamente dalla base, dai materiali: avevamo molte idee, le abbiamo semplicemente sviluppate in sala, abbiamo cercato di dare una forma per poi produrre tutto il lavoro, YΛH significa appunto materiale, materia, e ci sembrava il termine perfetto per dare una cornice a questo EP».

Nel lavoro c'è una buona commistione di elettronica, afrobeat, techno: sono miscele che nascono sperimentando in studio o vi mettete a tavolino per cercare di unire cose diverse e creare un prodotto innovativo?

«Solitamente lasciamo che le cose vadano in modo naturale. Ci piace moltissimo lasciare spazio alla creatività in studio, fotografiamo il tutto, riascoltiamo a mente fresca e se la sensazione si conferma positiva, cosa che capita molto spesso, andiamo avanti».

Anche se il vostro nome circola in ambienti nazionali, siete ancora legati alla Puglia? Secondo voi la regione a che punto è in quanto a sperimentazione musicale?

«Attualmente in Puglia ci sono diversi artisti validi ed è bello sapere che attorno a noi c'è buona musica e di grande qualità. Il periodo è molto felice, grazie ai vari festival, Viva, Locus, Cinzella, o come il PhEST. Ognuno di loro ha avvicinato oltre che la musica, l’arte in generale alla nostra terra, lasciando così ottimi spunti negli artisti, stimolandoli a fare sempre meglio. Tanto vale anche per il pubblico, che in qualche modo affinando l’ascolto tra i vari live diventa sempre più esigente».

Nell'Ep c'è anche un omaggio a Tony Allen: chi sono i personaggi che vi hanno ispirato di più nel panorama artistico?

«Tony Allen per noi è stato un punto di riferimento nello stile, nelle dinamiche e nel groove sussurrato che spinge come fosse techno. Il nostro brano Allen è nato per errore, lavoravamo su altro e da uno sbaglio è nato un piglio che è diventato un brano. Perché l’afrobeat nell’elettronica? E perché no? Allen era il brano perfetto per la sperimentazione. The Prodigy e Chemical Brothers ci hanno anche molto ispirato, come i Moderat, Bonobo e tutto quello che ascoltiamo di solito. La lista sarebbe lunghissima».

Aprirete il concerto dei Bud Spencer Blues Explosion: se dovesse esserci un'opportunità, con chi vi piacerebbe collaborare?

«Siamo certamente aperti a qualsiasi prospettiva di collaborazione, magari si potesse concretizzare una cosa del genere anche con gli stessi Bud Spencer Blues Explosion…. o un featuring. Insomma le speranze non mancano».

Progetti per il 2024?

«Suonare, suonare, suonare tanto. Riuscire a vedere quanta più gente possibile davanti a noi a ballare e divertirsi spensierata, sarebbe davvero un sogno che si realizza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)