Nel suo Giro elettorale d’Italia per le primarie PD di fine aprile Matteo Renzi non si è dato un profilo di umiltà in modo da farlo apparire una specie di Via Crucis agli occhi di chi ancora gli crede. Macché sfoderando l’arroganza, la spocchia di sempre ne ha fatto una Via Ducis sorridendo e twettando a tutto spiano. Come se il 4 dicembre 2016 non sia mai esistito, saltato a pie’ pari senza alcuna mea culpa, senza rendere conto a nessuno. Peggio per lui. A
fine aprile forse gli andrà bene sul fronte Toscano, ma su quello Emiliano ho forti dubbi.
Tonio Vurro, Bari