Sabato 06 Settembre 2025 | 02:50

Comunali, Schlein e Decaro a Taranto per sostenere Bitetti: «La città non si fa ricattare e conquistare»

 
Redazione online

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La segretaria Pd e l'europarlamentare barese: «La prossima volta torneremo qui con Bitetti sindaco»

Venerdì 06 Giugno 2025, 21:22

22:16

«Taranto non si fa ricattare e non è una città da conquistare, come dicono dalla parte avversa». Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein intervenendo a Taranto all’evento di chiusura della campagna elettorale a sostegno del candidato del centrosinistra Piero Bitetti, che sfiderà al ballottaggio il candidato di liste civiche e centrodestra Francesco Tacente. «La prossima volta che vengo a trovarvi - ha aggiunto - voglio vedere Piero Bitetti sindaco di Taranto. Siamo con te, siamo al tuo fianco. Le città non si conquistano, si attraversano, si ascoltano, tanto più se abbiamo davanti una comunità, una città, che ha tanto sofferto, e che ha visto tradite anche tante promesse».

Con lei sul palco anche l'eurodeputato Antonio Decaro pronto a sostenere il candidato sindaco del centrosinistra nella città dei due mari.

«Tocca alla politica dare delle risposte ma chi oggi si atteggia a volere conquistare la città cosa può raccontare ai giovani di questo territorio? Lo dico io, che mentre noi vediamo in questi giorni i dati indicare che c'è un tasso di precarietà altissimo nel nostro Paese e soprattutto al Sud del nostro Paese questo governo, questa destra, è la stessa che ha bloccato il salario minimo. Sotto 9 euro all’ora non è lavoro, è sfruttamento. Questo possono dire ai giovani di Taranto». Ha poi aggiunto Schlein al comizio a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra, Piero Bitetti, insieme con l’ex sindaco di Bari ed europarlamentare Antonio Decaro.

«Hanno scelto - ha aggiunto - di aumentare la precarietà. L'hanno fatto con un decreto che hanno chiamato Primo Maggio, uno sfregio nel giorno della festa della lotta delle lavoratrici e dei lavoratori. Cosa possono raccontare? Che sono quelli che hanno tagliato 6mila insegnanti, che sono quelli che stanno rubando l’autonomia scolastica proprio ai territori di periferia, più marginalizzati». «Che cosa - ha proseguito - possono raccontare? Di essere quelli che appena arrivati hanno cancellato 330 milioni di fondo per l’affitto che aiutava le famiglie che rischiano lo sfratto. Questa è la destra di questo Paese». «Questa destra in fondo pensa che la povertà, che la precarietà - ha attaccato Schlein - sia una colpa individuale. E invece no, è un grave problema sociale dovuto alle politiche che dobbiamo cambiare».

«Questa è una comunità che ha il diritto di scriversi un futuro migliore e di avere voce in capitolo sul suo futuro. Voce in capitolo vuol dire che la politica, quella fatta bene, quella alta, è quella che non mette in condizione le persone di dover scegliere tra il diritto a lavorare e il diritto a respirare un’aria che non ti faccia ammalare. Questo è il compito di una buona politica, che fa sedere tutti a un tavolo per trovare soluzioni. Taranto si sceglie il suo futuro e se lo costruisce insieme».

«Bisogna ascoltare la voce dei giovani anche quando è critica anzichè pensare solo di reprimerla a volte addirittura con l’uso della forza o con le pessime norme di questo pessimo decreto sicurezza che più che alla sicurezza punta alla repressione». 

«Noi siamo quelli che con le unghie e con i denti difenderemo la sanità pubblica, universalistica, dai tagli e dalle privatizzazione vergognosa che questa destra porta avanti senza nemmeno il coraggio di ammetterlo». Lo ha sottolineato la segretaria del Pd. «Avete sentito diverse volte - ha aggiunto - la presidente Meloni raccontare di aver fatto il più grande investimento della storia sulla sanità pubblica. Sono balle. Perchè sono i numeri del governo che la smentiscono. Da quando lei è a Palazzo Chigi la spesa sanitaria che in tutto il mondo si calcola sul Pil del Paese sta scendendo e sta scendendo a livelli che non si vedevano così da 15 anni». Sta scendendo, ha insistito, «ai minimi storici. E allora glielo vogliamo dire che noi siamo quelli che chiedono di mettere più risorse per assumere i medici e gli infermieri che mancano negli ospedali, anche nel nuovo ospedale San Cataldo di Taranto dove devono esserci tutti i medici e tutti gli infermieri che servono».

Per la segretaria Pd «loro tagliano le risorse sapete perchè? Perchè non hanno il coraggio di dire che vogliono smantellare la sanità pubblica. Loro lo fanno silenziosamente, tagliano le risorse, così non si riesce più ad assumere, il personale sanitario è sottoposto a turni massacranti in condizioni di lavoro e sicurezza precarie. A quel punto tanti medici e infermieri fuggono verso l’estero, verso il privato, perchè non riescono più a lavorare nei reparti della sanità pubblica». «Noi siamo per mettere - ha concluso - altre risorse, siamo per togliere il blocco alle assunzioni in quegli ospedali, è l’unico modo per contrastare le liste d’attesa».

«Quei referendum parlano del presente e del futuro di questo Paese. Non credete a chi dice che riguardano al passato. Oggi ci sono due milioni e 700mila contratti precari. La precarietà è entrata in tutte le famiglie. Ci sono donne e uomini assunti con contratto che dura un mese e non sanno se ce l’avranno domani. Ma come fai a costruirti un futuro? Come fai a costruirti una famiglia in quelle condizioni? E allora vi voglio dire: andiamo tutte e tutti a votare non solo per Bitetti sindaco ma anche per i referendum. Cinque Sì convintì», ha concluso Schlein.

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