Sabato 06 Settembre 2025 | 23:49

Uno Maggio Taranto, cronache dal concerto. La cantante Gabriella Martinelli: «La città fa fatica». Ilaria Salis: «Grazie del supporto»

 
Redazione online (foto Todaro)

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«Dovevo scegliere se seguire la strada di mio padre o andare via dalla città che amo. E questa decisione non è giusta e faticosa perché ci vuole tanto coraggio ad andare via, ci vuole tanto coraggio a restare e lottare per il proprio territorio»

Mercoledì 01 Maggio 2024, 16:46

21 Maggio 2024, 16:20

TARANTO - «Questa è una città che fa tanta fatica. La sofferenza la sento, la sento proprio nell’aria, sulla pelle. E meritiamo decisamente più libertà». Lo dichiara Gabriella Martinelli, cantante 37 di Montemesola, in provincia di Taranto che sul palco del concerto «Uno Maggio Taranto libero e pensante» ha presentato il brano Il gigante di acciaio.

«È un pezzo che è nato dopo una chiacchierata con mio cugino ed è lui che parla, che mi racconta. È stato lui un giorno a dirmi 'devo scegliere cosa fare: se seguire la strada di mio padre o andare via dalla terra dalla città che amò. E questa decisione non è giusta e faticosa perché ci vuole tanto coraggio ad andare via - continua l’artista- E ci vuole tanto coraggio a restare e lottare per il proprio territorio». Il brano «è la storia di chi decide di non mollare. È una storia di libertà, è la storia dei lavoratori e non è giusto dover scegliere tra salute e lavoro. È un compromesso che non dovremmo permetterci mai», conclude l’artista. 

ILARIA SALIS: GRAZIE DEL SUPPORTO

«Ringrazio tutti i compagni del Primo Maggio di Taranto. La vostra solidarietà e il vostro supporto mi sono di grande aiuto per affrontare la situazione in cui mi trovo». È il contenuto di un messaggio che Ilaria Salis, l'antifascista italiana detenuta in Ungheria, ha fatto recapitare agli organizzatori del concerto Uno Maggio Taranto libero e pensante, tramite suo padre Roberto che salirà sul palco e lo leggerà stasera. «È grazie alla vostra solidarietà e supporto spero che presto finisca questo incubo», conclude Salis.

NAIP: QUESTO È UN CONCERTO ANTIFASCISTA

«Questo è un concerto antifascista e noi siamo artisti antifascisti. Questo è un periodo in cui ci sono le nubi ma le nubi sono solo l’assenza di luce, basta accenderla e le nubi vanno via». Lo ha detto Naip, artista scoperto grazie al talent X Factor subito dopo essersi esibito sul palco di Uno maggio Taranto libero e pensante, il concertone in corso nel capoluogo ionico.
«Credo - ha aggiunto- che più arriverà il buio e più sarà come le ombre: più forte sarà l’ombra, più forte sarà la luce. Secondo me ci sarà una reazione forte della luce. Sono molto fiducioso. Penso che più saranno le manganellate della polizia e più ci sarà reazione». «Salire su quel palco è stato bellissimo. È la cosa più bella che posso fare insieme ad altre due o tre», ha concluso.

OPERAIO EX ILVA: SIAMO IN GUERRA

«Noi a Taranto siamo in guerra. Una guerra bianca, subdola che viaggia sotto la nostra terra e finisce nel nostro sangue. Uno Stato dittatoriale ci condanna a morte e ci dice che ci farà un nuovo ospedale. Noi non vogliamo curarci, vogliamo vivere». Lo ha urlato dal palco del concerto di Taranto Arnaldo, un operaio del siderurgico ionico che a nome dei suoi colleghi ha chiesto «libertà per Taranto».
«Far credere che senza quella fabbrica ci sarebbe solo disoccupazione significa mentire - ha continuato l’operaio - Dobbiamo raccontare la verità su uno Stato assassino. Saremo anche un manipolo di pazzi ma parliamo di una città che vuole tornare a vivere. Ci hanno tradito tutti: da destra a sinistra, parlando di idrogeno, produzione verde. La verità è che ci ammazzano a ogni decreto». «Ora a chiedere acciaio è Salvini per fare il ponte sullo stretto di Messina», ha continuato.
«Noi di ex Gkn da mille giorni siamo in assemblea permanente, presidiamo la fabbrica e facciamo ciò che l’intero sistema non sa fare: lottare per la fabbrica», ha detto un altro operaio, Dario in rappresentanza del collettivo dell’ex Gkn di Firenze. "Da quattro mesi siamo senza stipendio e noi abbiamo un piano di riconversione per la fabbrica affinché possa produrre biciclette per una diversa mobilità urbana». Dario ha annunciato che il prossimo «18 maggio saremo in corteo a Firenze perché non ci rimane molto tempo».  

BRUNORI SAS: LA PIAZZA CONTA

«Il messaggio che io mi sento di mandare è che siamo vicini e che dobbiamo essere sempre più vicini. Per questo bisogna fare queste cose qua e dobbiamo dire che la piazza conta». Lo ha detto Brunori Sas, arrivando al parco archeologico delle mura greche di Taranto dove è in corso lo spettacolo per il primo maggio, rispondendo ai cronisti che gli hanno chiesto un commento sul messaggio inviato agli organizzatori del concerto da Ilaria Salis, l’attivista detenuta in Ungheria.
«Io penso che in questo momento, noi dobbiamo cercare di riportare le persone a entrare in relazione con la propria parte emotiva, con la parte empatica, con l’idea che questa cosa qui, questo concerto è una cosa importantissima», ha aggiunto.
Brunori torna a Taranto per la terza volta e «quest’anno sicuramente c'è più di una ragione per essere qui - ha spiegato - perché il clima intorno ci spinge istintivamente, passionalmente a partecipare a questo Uno Taranto con più cuore, se ancora ce n'era bisogno, rispetto alle stagioni passate».

'DASPO A VITA PER CHI INQUINA'

«Per questo striscione su cui è scritto 'Daspo a vita per Acciaierie di Italià i ragazzi della gradinata dello stadio Iacovone sono stati multati perché lo striscione non era autorizzato. Adesso c'è lo Stato che ci inquina. E per noi vale 'Daspo a vita per chi ci inquinà». Lo ha detto Simona Fersini, presidente del Comitato dei cittadini e lavoratori liberi e pensanti mostrando sul palco del concerto del primo maggio a Taranto lo striscione multato.

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