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Taranto, il silenzioso addio della «Vittorio Veneto»

 
Giacomo Rizzo

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Giacomo Rizzo

Sarà rottamata in Turchia. Passaggio in solitudine dal canale navigabile

Mercoledì 09 Giugno 2021, 10:20

Taranto - Un addio mesto e silenzioso. Lontano dai riflettori, per volontà della stessa Marina militare, ufficialmente «per evitare assembramenti». A 13 anni dal disarmo, ieri, intorno alle 4.30, con una apertura straordinaria del ponte girevole, l’incrociatore lanciamissili e porta elicotteri Vittorio Veneto (C550), per diversi anni nave ammiraglia della squadra della Marina Militare, ha definitivamente lasciato la base navale del Mar Piccolo di Taranto. La nave raggiungerà Aliaga, in Turchia, dove sarà demolita. Fine delle trasmissioni. Una storia gloriosa terminata in modo malinconico. La gara per la rottamazione e la demolizione del Veneto e del pattugliatore d’altura Granatiere è stata vinta dai turchi di «Simsekler». L’incrociatore Vittorio Veneto è in disarmo dal 29 giugno 2006. Vani sono risultati i tentativi di lasciarlo nella città dei due mari trasformandolo in un museo navale. Per sostenere la proposta si costituì in città anche una associazione che fu denominata «Vittorio Veneto nave museo». Dopo un lungo dibattito, il progetto fu accantonato.

É stata la prima nave ad essere impiegata nelle missioni internazionali e la sua partenza da Taranto, così come il suo rientro, sono stati sempre salutati dalla folla assiepata alle ringhiere del canale navigabile e del lungomare. L’incrociatore lanciamissili entrò in linea nel 1969. Costruito nei cantieri navali di Castellammare di Stabia, ha un ponte di volo largo 18,50 metri e lungo 48 metri. Nell’estate del 1979, la Vittorio Veneto, con altre unità della Marina, ha costituito l’ottavo gruppo navale che ha portato soccorso in Thailandia e nel Mar cinese meridionale ai boat people. Ieri, invece, la nave la attraversato per l’ultima volta il canale navigabile senza nessuno che la osservasse. La nave, da anni senza più bandiera, era ormeggiata in Mar Piccolo. Prima dell’alba, nell’oscurità e un po’ nell’indifferenza, ha compiuto il suo ultimo viaggio prima di essere fatta a pezzi e riciclata.

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