Giovedì 09 Ottobre 2025 | 13:13

Violentava la cognata disabile: 88enne fasanese finisce in carcere

 
Mimmo Mongelli

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Mimmo Mongelli

Violentava la cognata disabile: 88enne fasanese finisce in carcere

L'anziano è stato condannato a nove anni di reclusione. Sentenza che è diventata definitiva dopo la dichiarazione di inammissibilità del ricorso da parte dei giudici della Suprema corte

Giovedì 09 Ottobre 2025, 09:33

Finisce in carcere a 88 anni per violenza sessuale sulla cognata disabile. Dopo che la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal difensore dell’anziano fasanese, il giorno successivo per il pensionato è arrivato l’ordine di carcerazione. A dare esecuzione al provvedimento sono stati i carabinieri della stazione di Monopoli, che hanno prelevato l’88enne dalla sua abitazione e lo hanno condotto nel carcere di Bari. Per aver violentato la cognata disabile l’anziano è stato condannato a nove anni di reclusione. Sentenza che è diventata definitiva dopo la dichiarazione di inammissibilità del ricorso da parte dei giudici della Suprema corte.

L’anziano è stato condannato in via definitiva per aver abusato della cognata, che è affetta da oligofrenia, ovvero da uno sviluppo mentale inferiore alla norma. Le violenze, che si sono protratte negli anni, sono consistite in palpeggiamenti sul seno e nelle parti intime, ma anche in rapporti sessuali veri e propri. L’età superiore agli ottanta anni non basta a escludere il carcere. Lo ha sentenziato la Corte di Cassazione con un provvedimento del 2020. Gli Ermellini hanno evidenziato che la legge non prevede «una presunzione di tale inabilità in capo al reo che è particolarmente avanti con l’età». Né - hanno sentenziato i giudici di legittimità - «si può considerare automaticamente inumana e degradante la detenzione di un anziano». Nell’ottobre del 2016, il pensionato fu arrestato dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Fasano in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa a suo carico dal gip Maurizio Saso, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Pierpaolo Montinaro.

Le violenze sarebbero avvenute nei periodi in cui la disabile viveva in casa della sorella, che è la moglie del presunto orco.

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