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Bari, Gianni Ciardo testimone in aula nel processo Martiradonna: «Mi prestò 6mila euro ma non pagai interessi»

 
Redazione online

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Bari, Gianni Ciardo testimone in aula per processo Martiradonna: «Non pagai interessi usurari su prestito»

L'attore barese è stato ascoltato oggi nell'ambito di un procedimento per truffa, contraffazione, ricettazione e usura in cui è parte offesa

Giovedì 09 Ottobre 2025, 17:12

20:59

«In un periodo per me un po' critico chiesi in prestito a Vito Martiradonna 6mila euro, che poi gli ho riconsegnato. Non gli ho dato 600 euro in più, forse li avevamo stabiliti come garanzia, ma non glieli ho mai dati e lui non me li ha mai chiesti». Lo ha detto davanti ai giudici del Tribunale di Bari l’attore barese Giovanni 'Gianni Ciardo, ascoltato oggi come testimone in un processo per truffa, contraffazione, ricettazione e usura in cui è parte offesa. Per la Procura di Bari, nel 2016 avrebbe ricevuto un prestito di 6mila euro dal pluripregiudicato Vito Martiradonna, che avrebbe ottenuto indietro dall’attore 6600 euro, «pari a un interesse del 20% su base annua», come si legge nel capo di imputazione. Per questo, Ciardo è considerato vittima di usura.

L’attore, oggi, ha sostenuto di non aver consegnato più denaro di quanto gli era stato prestato, ma di aver dato quattro assegni da 1650 euro (per un totale di 6600) che Martiradonna non avrebbe però mai incassato: «Ho avuto 6mila euro e ho dato 6mila euro», ha ribadito in aula. Lui e Martiradonna, ha spiegato, si conoscevano da molto tempo ("quaranta anni") e frequentavano «lo stesso barbiere». Un giorno, ha detto Ciardo, si trovarono a parlare dei problemi economici dell’attore e fu Martiradonna a chiedergli se avesse bisogno di un prestito. I soldi, poi, sarebbero stati restituiti in quattro rate da 1650 euro l’una, per cui la Procura ritiene che Martiradonna abbia ricevuto 600 euro in più rispetto alla cifra prestata. I fatti contestati risalgono ai mesi tra luglio e dicembre 2016.

Dopo quella vicenda, i due non si sarebbero più incontrati: "L'ho visto per l’ultima volta quando andai in carcere per fare uno spettacolo su Dante», ha detto. Martiradonna era detenuto. Nel processo, oltre Martiradonna (che risponde di truffa, contraffazione e usura) sono imputati anche il 29enne Vittorio Russo, a cui è contestata la ricettazione di un orologio Rolex, e il 41enne Francois Monteleone, che risponde di truffa e contraffazione. L’udienza è stata rinviata al 5 febbraio.

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