Cavalcare i cambiamenti in atto, uscire dal cliché di città complessa per via delle vicende ambientali ma soprattutto per le correnti anti-industrialiste che frenano lo sviluppo e aprirsi a una diversificazione degli investimenti, capace di valorizzare le risorse territoriali e di trattenere i giovani talenti. Confindustria ci prova, portando, con il suo presidente Salvatore Toma in un convegno organizzato in Senato in collaborazione con il senatore forzista Antonio Trevisi, sfide e opportunità per «un territorio che lavora per il suo riscatto e il suo rilancio».
«La sostenibilità deve costituire l'obiettivo primario non solo sul piano ambientale, ma anche come leva di competitività», spiega Toma. Serve anche, dice, «una pace sociale tra il territorio e il mondo imprenditoriale». Da Confindustria Taranto, da un incontro che coinvolge la politica e accende i riflettori sull'economia del territorio, «un appello: solo se siamo uniti noi possiamo fare una cosa molto importante, dobbiamo essere veramente compatti perché dobbiamo far sì di cacciare la rassegnazione che esiste nel nostro territorio, quella che Taranto è la provincia sono un territorio di cassintegrati»...
CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION