Sabato 06 Settembre 2025 | 23:36

Un solo pianeta, infinite armonie: in Puglia va in scena la sinfonia del mondo

 
Redazione online

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Dal 24 al 28 giugno tra Giovinazzo e Minervino Murge, il One Planet Festival riunisce 70 musicisti da 13 Paesi, con concerti, performance e la prima mondiale di un film collettivo. Un’esperienza artistica, politica e visionaria che trasforma la musica in un gesto universale

Sabato 21 Giugno 2025, 13:11

C’è un posto, tra il mare di Giovinazzo e le vigne di Minervino Murge, dove per cinque giorni il mondo smette di dividersi e comincia a risuonare all’unisono. È la Puglia, che dal 24 al 28 giugno ospita la prima edizione del One Planet Festival, evento internazionale che porta sul territorio più di 70 musicisti provenienti da 13 Paesi – dall’Uganda alla Svezia, dall’India al Brasile – in un viaggio senza confini fatto di musica, arte, spiritualità e dialogo globale.

Nato dalla piattaforma artistica globale 101 Flames of Inspiration, fondata da Eric Forsmark e Peter D, il festival è molto più di una rassegna musicale: è un laboratorio visionario dove strumenti rari, linguaggi creativi e anime provenienti dai cinque continenti si incontrano per generare una narrazione nuova del mondo. Un mondo che non solo ascolta, ma si ascolta.

Ogni serata del festival è un mosaico: concerti inediti, installazioni sonore, contaminazioni tra jazz, kora africana, taiko giapponese, cori artici e sperimentazioni elettroniche. Il culmine sarà sabato 28 giugno a Minervino Murge, con la prima mondiale del film “101 Flames of Inspiration”, un'opera musicale collettiva di 90 minuti, composta da 150 artisti di 50 nazioni. Un’esperienza immersiva in Dolby Atmos, che culmina in un’inedita performance live tra palco e schermo, per poi chiudere con una cerimonia tribale fatta di tamburi Taiko e action painting.

Il festival si apre martedì 24 giugno a Giovinazzo con un doppio appuntamento gratuito: alle ore 19:00, in piazza Vittorio Emanuele II, Quelli del Taiko danno il via con un’esibizione percussiva che richiama il battito ancestrale dell’umanità. Alle 21, nella Chiesa di Sant’Agostino, il Vocal Art Ensemble of Sweden e lo scienziato-compositore Ugo Nanni fondono voci e suoni artici in Cori e suoni del ghiaccio, un’esperienza sonora che unisce fragilità e bellezza.

Da mercoledì 25 fino a venerdì 27 giugno il Festival si sposta nel teatro Odeion, in via delle Filatrici 32 a Giovinazzo. Dalle ore 21:00 Across the Ocean-dall’Africa al Brasile porta in scena la kora di Jali Babou Saho (Gambia), le voci di Mirla Riomar (Brasile), Sandra Bakabamba (Uganda), Marcel Vallès (Spagna) e altri artisti dalla Svezia, Coste Apetrea e Peter D, dalla Lettonia, Dima Lisenko, dalla Germania, Johannes Kuchta, e dall’Italia, Phil Balliana. Un viaggio musicale che racconta l’Atlantico come ponte, non come distanza.

Giovedì 26 giugno Blue Notes and Indian Beats – dal jazz al world funk unisce nelle due parti del concerto, il talento del giovanissimo trombettista tedesco Amon Deeb con quello della percussionista e cantante indiana Charu Hariharan, accompagnati da musicisti italiani e svedesi. Programma: Parte 1: Amon Deeb Quintet: con Amon Deeb (Germania), accompagnato dai musicisti italiani Orazio Saracino, Alex Grasso, Michele De Musso e Giovanni Astorino. Parte 2: con Charu Hariharan (India), Coste Apetrea (Svezia), Alex Grasso (Italia), Michele De Musso (Italia). Un dialogo tra improvvisazione e spiritualità.

Venerdì 27 giugno, la musica diventa dichiarazione politica e poetica con Beyond All Borders – Merging Songs Into Unity. Artisti da Ucraina, Russia, USA, Germania, India e Lettonia si scambiano canzoni, si accompagnano a vicenda, si ascoltano. Programma: con Ana Pshokina (Ucraina), Taras Kuznetsov (Ucraina), Johannes Kuchta (Germania), Aaron English (USA), Sasha (Russia), Charu Hariharan (India), Michele De Musso (Italia), Dima Lisenko (Lettonia), Alex Grasso (Italia), Peter D (Svezia). È la musica che si fa diplomazia, che costruisce fiducia dove la storia ha lasciato ferite.

Tutti i concerti al Teatro Odeion di Giovinazzo (Ba) hanno inizio alle ore 21:00 e il costo del singolo biglietto d’ingresso è di 25,00 euro.

Sabato 28 giugno, il festival arriva nella suggestiva Tenuta Bocca di Lupo a Minervino Murge (BT) per il gran finale: The Global Connection.

Dalle 18, tre palchi accolgono performance simultanee: uno all’aperto, uno al chiuso e uno in cantina, dove il coro svedese canta insieme ai suoni del ghiaccio. Alle 21, annunciato dai corni tibetani, la prima mondiale del film 101 Flames of Inspiration, 90 minuti di musica originale da 150 artisti in 50 Paesi, con audio Dolby Atmos a 19 canali e interazioni live tra palco e schermo. Alle 22:30, un brano collettivo inedito chiude la proiezione, seguito dalla cerimonia Hold the Fire-Spread the Fire of Inspiration!, con 20 tamburi Taiko e una performance di action painting firmata Giuliano Di Cesare.

Il One Planet Festival è sostenuto da Fondazione De Feo-Trapani, Festival internazionale Castel dei Mondi, Puglia Culture, Bari Hi-End, Tenuta Bocca di Lupo, Bergs Brunna Gard e la Città di Andria. E si presenta come un atto di fiducia nel potere della cultura come collante sociale e strumento di cambiamento.

Oltre alla musica, ci sarà anche spazio per il pensiero: tavole rotonde con esperti in scienza ambientale, AI, etica e democrazia, per esplorare le connessioni tra creatività e futuro sostenibile. Il festival sarà accessibile anche in streaming su Viewcy.com, rendendo possibile un coinvolgimento veramente globale.

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