Martedì 09 Settembre 2025 | 20:40

«Sanità allo sbando e senza prospettiva», la manifestazione a Potenza

 
Redazione online (foto Tony Vece)

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Redazione online (foto Tony Vece)

Tra i temi al centro della mobilitazione - che si è svolta nonostante la piogga - la carenza dei medici e gli organici impoveriti, la precarietà, i limiti al tetto di spesa per il personale medico, le liste di attesa che inducono le famiglie a rivolgersi ai privati

Sabato 19 Novembre 2022, 11:27

11:39

POTENZA - «Un patto tra istituzioni, organizzazioni sindacali e mondo delle professioni per rispondere ai bisogni dei cittadini», una piattaforma di lavoro da consegnare al governatore lucano Vito Bardi e all’assessore regionale, Francesco Fanelli: è quello che hanno chiesto Cgil, Cisl e Uil, stamani, a Potenza, durante la manifestazione unitaria sulla sanità lucana.
Nonostante il maltempo, il piazzale antistante gli edifici della Regione Basilicata si è riempito di manifestanti provenienti da ogni parte della regione, mentre sul palco si sono susseguiti gli interventi dei segretari regionali, Angelo Summa (Cgil), Vincenzo Cavallo (Cisl) e Vincenzo Tortorelli (Uil), il presidente dell’Ordine dei medici di Potenza, Rocco Paternò, diversi sindaci e qualche lavoratore.
Sette i punti del documento, che sarà consegnato alla Regione alla prima convocazione, sui quali le sigle sindacali intendono sollecitare l’intervento rapido della politica lucana: la carenza di medici, gli organici insufficienti, il precariato, i limiti del tetto di spesa per il personale, le liste di attesa, l'assistenza domiciliare inadeguata alla conformazione del territorio, il sistema di emergenza-urgenza.
«La manifestazione di oggi - ha detto Summa - testimonia quale sia il livello di consapevolezza dei cittadini su una questione fondamentale. Denunciamo lo stato di collasso della sanità lucana e costruiamo una grande alleanza democratica per rilanciare e riaffermare il diritto alla salute. Non c'è più tempo da perdere, invitiamo il governatore ad aprirsi al confronto e a pensare a quella programmazione nel settore che è mancata negli ultimi tre anni».
«Il governatore e la sua giunta - ha detto Cavallo - non può far finta di niente: vogliamo che la politica convochi le organizzazioni sindacali in una riunione seria per iniziare a discutere di politica sanitaria in una regione dove è in discussione anche il diritto alla salute».
«In questo momento - ha concluso Tortorelli - serve aprire un confronto, noi non siamo 'contrò, vogliamo solo iniziare a discutere su un documento chiaro che tuteli per i lucani i diritti alla salute che sono costituzionalmente garantiti».

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