Taranto, scoperta discarica abusiva su 60mila metri quadrati: anche amianto tra rifiuti abbandonati
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Redazione online (foto Luca Turi)
15 Gennaio 2021
«#lascuolanonsimuta». Con questo slogan 14 scuole superiori di Bari, licei e istituti tecnici, si sono date appuntamento in piazza per chiedere alle istituzioni di «darci voce» perché, dicono, «vogliamo tornare in classe in presenza ma in sicurezza». Al sit-in partecipano i rappresentanti d’istituto delle 14 scuole, mentre tutti gli altri studenti partecipano da remoto collegati sulla piattaforma social ufficiale del Coordinamento dei rappresentanti, scollegandosi dalle lezioni in dad come in una sorta di sciopero. A inizio manifestazione, alle 9, le persone collegate erano più di 500. Nella piazza dell’Economia, vicino al palazzo della Prefettura, i rappresentanti d’istituto sono seduti e distanziati esibendo cartelli con il simbolo del microfono silenziato delle piattaforme digitali che da quasi un anno usano per la didattica a distanza e con scritte come «Né dad né presenza, la scuola è un’urgenza».
«Non vogliamo essere e mai saremo un esperimento politico" dice Giulia Giuliesi, studentessa 18enne del quinto anno dell’istituto Elena di Savoia. La scaletta della manifestazione prevede interventi nei quali i rappresentanti d’istituto raccontano le criticità di ogni scuola, assembramenti all’ingresso e trasporti inadeguati, problemi di connessione. "Alla fine di questa giornata creeremo un documento che invieremo a Regione Puglia e Comune di Bari con i problemi e le proposte concrete e la richiesta di un incontro» dice Luigi Pietrantonio, rappresentante di istituto del Convitto Cirillo, tra gli organizzatori della manifestazione.
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