Le immagini degli operatori sanitari palestinesi ancora detenuti in Israele, con il loro nome e il loro ruolo, campeggiano lungo il viale alberato di accesso che dall’ingresso del Policlinico di Bari porta ai reparti. E’ così, con una protesta silenziosa, che i medici del capoluogo pugliese aderiscono alla Giornata internazionale dei diritti umani che si celebra oggi per «denunciare la sistematica distruzione del sistema sanitario a Gaza e le gravi violazioni del diritto umanitario internazionale».
Il sit in è in corso anche in altri 60 ospedali italiani, organizzato dal personale sanitario che aderisce alla Rete digiuno Gaza e Sanitari per Gaza. Ma si estende anche a sei Paesi esteri, fra i quali Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Belgio, e a nove organizzazioni di professionisti sanitari. "Vogliamo dare visibilità ai nostri colleghi ancora detenuti - spiega la dottoressa Giusi Del Iaco -. Attualmente sono 40 dopo che, con il cessate il fuoco, ne sono stati liberati 55. Sono medici, tecnici di laboratorio, infermieri, ausiliari, conducenti di ambulanze». «Con questa installazione - prosegue - vogliamo sottolineare che gli operatori sanitari palestinesi hanno già pagato un tributo altissimo, sono già oltre 1.700 quelli uccisi in due anni. E’ la più grande strage mai registrata per la categoria».
All’interno del Policlinico manifestano medici, studenti e specializzandi. Nel pomeriggio, alle 18, è inoltre previsto un flashmob aperto ai cittadini davanti all’ingresso monumentale. "Daremo lettura dei nomi dei sanitari incarcerati - anticipa Del Iaco - sarà inoltre osservato un minuto di silenzio e si susseguiranno interventi di personaggi della città attivi e solidali». Sarà anche lanciata la raccolta fondi a sostegno della clinica di Emergency ad Al Qarara, uno degli ultimi presidi sanitari ancora operativi nella Striscia. E’ prevista infine la testimonianza di Khaled Alser, chirurgo del Nasser hospital, rilasciato nell’ottobre 2024 dopo sette mesi di detenzione senza accuse, oltre a una diretta con gli altri ospedali coinvolti nell’iniziativa.
















