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Bari, Salvini atteso domani al Libertà: scatta la protesta al Redentore

 
Graziana Capurso (foto Luca Turi)

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Graziana Capurso (foto Luca Turi)

Manifestazione contro il vicepremier e ministro degli Interni

Mercoledì 12 Settembre 2018, 20:11

21:25

BARI - Grande attesa per Matteo Salvini in arrivo domani a Bari, nel quartiere Libertà che come annunciato un paio di mesi fa, incontrerà i cittadini che hanno dato il via con ben tremila firme, a una petizione contro l'eccessiva presenza di migranti. In risposta alla visita del vicepremier un centinaio di persone, tra cui rappresentanti di diverse associazioni baresi riunite dallo slogan «Mai con Salvini», ha organizzato un sit-in. «Non vogliamo nella nostra città passerelle razziste - dicono gli organizzatori - Bari è una città aperta e solidale e lo sarà sempre». Ecco le foto. 

LE PAROLE DI DON FRANCESCO PREITE - «La visita del ministro ci fa piacere, ma non diventi un modo per aizzare i venti della lotta tra poveri. Chiederei al ministro di non fomentare una conflittualità maggiore, ma di farsi garante del bene comune, di facilitare percorsi che possono migliorare la qualità della vita di questo quartiere». Così don Francesco Preite, responsabile dell’Oratorio del Redentore, nel quartiere Libertà di Bari, alla vigilia della visita a Bari del ministro dell’Interno, Matteo Salvini. 
«Il ministro Salvini - ha detto don Francesco - venga ad ascoltare le reali esigenze del territorio, che sono quelle di chi ha a cuore il benessere del quartiere, incentivando i percorsi di istruzione e formazione professionale, le politiche attive del lavoro per i giovani, la lotta alla criminalità. Questo è un quartiere popolare bellissimo, in cui la questione povertà ha due facce: la disoccupazione giovanile e il degrado culturale». «È un quartiere - ha aggiunto - fatto di tante persone per bene, ma è anche sotto lo scacco dei clan. Il problema principale non sono gli immigrati, spesso sfruttati dalla mafia, ma la presenza prepotente dei clan criminali. Le giovani piante hanno bisogno di aria salubre per crescere, se diamo area inquinata, cresceranno malate».

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