MANFREDONIA - È di un morto e cinque feriti, uno in gravi condizioni, il bilancio dell’incidente avvenuto poco fa sula provinciale 58 che da Manfredonia porta a San Giovanni Rotondo, nel Foggiano. A quanto si apprende, nell’incidente sarebbero due i mezzi coinvolti, una Fiat 500 ed un’ambulanza, che hanno preso fuoco dopo l’impatto. Il conducente dell’auto è morto sul colpo.
In gravi condizioni, a quanto si apprende, la donna che viaggiava con lui. Feriti anche i tre del personale sanitario a bordo del mezzo di soccorso, oltre alla persona che stavano trasportando in ospedale. Nell’impatto sarebbe rimasto coinvolto anche un altro mezzo. La dinamica dell’incidente è in corso di accertamento. Sul posto vigili del fuoco, carabinieri e sanitari del 118.
La vittima è Antonio Squarcella, ex sindaco di San Giovanni Rotondo. L’uomo, a quanto si apprende, era alla guida della Fiat 500. Nell’impatto è rimasta ferita anche sua moglie.
Sono cinque le persone ricoverate a seguito dello scontro tra una Fiat 500 e un’ambulanza avvenuto oggi nel Foggiano nel quale è morto l’ex sindaco di San Giovanni Rotondo, Antonio Squarcella. I feriti sono quattro operatori in servizio sull'ambulanza e la moglie della vittima.
Le loro condizioni - informa la Asl di Foggia - sono costantemente monitorate. Tra i feriti, Valentina Magno, medico in servizio sull'ambulanza e l’infermiere Matteo Martino, entrambi dichiarati fuori pericolo. In corso accertamenti clinici per il soccorritore Andrea Murgo e l’autista Matteo Spano, le loro condizioni sono costantemente monitorate dai sanitari. Restano critiche e sotto stretta osservazione le condizioni della moglie della vittima. Mentre per la paziente trasportata sull'ambulanza, una motociclista con una frattura scomposta ad una gamba, non sono stati riscontrati ulteriori traumi. Ai feriti hanno fatto visita il direttore generale di ASL Foggia, Antonio Nigri, assieme a Stefano Colelli, direttore della Centrale Operativa 118. Presente anche il vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese. L’ambulanza, partita da Mattinata, stava trasportando la paziente all’ospedale «Casa Sollievo della Sofferenza» quando si è verificato il sinistro.
«Di fronte alla morte di una persona, tutto il resto passa in secondo piano, anche il rischioso lavoro che tanti operatori sanitari svolgono ogni giorno, senza sosta, soprattutto nell’emergenza-urgenza e nel sistema 118 - ha detto Piemontese -. Ho voluto essere vicino a una famiglia travolta da una tragedia. E vicino ai sanitari coinvolti, feriti e contusi nell’incidente, ma anche a quelli che, in queste ore, continuano a lottare per salvare vite».
