Sabato 06 Settembre 2025 | 22:12

Torretta Antonacci, al via i lavori di bonifica e rimozione rifiuti nell'ex «gran ghetto» dei migranti a San Severo

 
Redazione online (foto Maizzi)

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Redazione online (foto Maizzi)

Un migliaio le persone insediate, braccianti che aumentano a seconda delle campagne agricole di raccolta

Lunedì 05 Maggio 2025, 12:44

SAN SEVERO - Al via i lavori di bonifica e rimozione straordinaria dei rifiuti nell’insediamento dei braccianti migranti (ex 'gran ghetto') di Torretta Antonacci nelle campagne di San Severo, nel Foggiano. Ne danno notizia l'Usb (unione sindacale di base federazione provinciale Foggia) e l’associazione Terra e libertà. All’interno del sito vive circa un migliaio di braccianti. «Si tratta di presenze oscillanti che subiscono un aumento a seconda delle campagne agricole di raccolta che vengono effettuate» - conferma Antonio Di Gemma del sindacato Usb (unione sindacale di base federazione della provincia di Foggia).

Dall’insediamento ricostruiscono che «per anni abbiamo denunciato lo stato di degrado e abbandono, per anni abbiamo chiesto di vivere dignitosamente, abbiamo lottato per una alternativa al fango e alle baracche. Dopo il tentativo di sgombero del 2017, in questi 8 anni abbiamo conquistato molto ma è ancora troppo poco. I lavori di pulizia che prendono il via oggi - dicono ancora gli abitanti di Torretta - sono una piccola vittoria nostra perché lo abbiamo strappato noi abitanti di Torretta, ma abbiamo ancora molto da fare. Il governo ha stanziato 30 milioni di euro per offrire ai braccianti di Torretta Antonacci soluzioni dignitose e decorose.

Noi continueremo a lottare per avere lavoro e case dignitose, ma soprattutto per avere i documenti perché senza il documento potranno costruire le migliori case del mondo, ma noi non potremmo mai entrarci e l’agricoltura foggiana continuerà a vivere grazie alle baracche e allo sfruttamento». «Ora concentreremo la nostra attenzione sui lavori di pulizia e bonifica dell’area affinchè i migranti possano vivere in un ambiente quanto meno pulito» - conclude Di Gemma. 

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