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A Lucera la storia di una cagnolina abbandonata e dei suoi «angeli» della Protezione Animali

 
Alessandro Salvatore

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Alessandro Salvatore

Lasciata sola e sofferente nel bosco e sul ciglio di un dirupo, ora aspetta di ricevere un nome con la speranza che sopravviva

Giovedì 24 Marzo 2022, 11:28

Ci sono storie a lieto fine. Anche nella realtà. Questa storia non ha un nome, perché la cagnolina che è spuntata malnutrita, tremante e sofferente, è un'orfana. Resa tale molto probabilmente dall'abbandono di un padrone che se n'è disfatto, facendola carambolare sino al boschetto di Lucera, dove ieri pomeriggio è stata notata da due ragazze, Anya Ferrante e Sabrina Scirpoli, che si sono attivate per l'operazione di salvataggio canina. Al loro fianco uno dei tanti runner che trafficano sulla via naturalistica che costeggia la Fortezza svevo-angioina della cittadina foggiana. Tra un passante e l'altro, ha posto l'attenzione su quel batuffolo bianco sofferente Remigio Rinaldi, il quale, dopo aver rastrellato contatti utili all'allarme, ha trovato la via da protocollo pubblico: una chiamata alla Polizia Locale di Lucera che immediatamente ha inviato una mail all'Enpa (Ente nazionale protezione animali) di raccordo della zona, sito in Torremaggiore a venticinque chilometri dal luogo del fatto, che ha raggiunto dopo un'oretta prestando il soccorso salvifico.

Quando è arrivata l'unità mobile dell'Enpa, il gruppetto di persone assiepate sul quadrupede ha tirato un sospiro di sollievo. Armati di trasportino e di laccio per l'eventuale acchiappo, sono arrivati Francesco e Luciano, gli operatori dell'ambulanza Enpa, assieme a Luigi Abbruzzese, volontario dell'associazione lucerina Adozioni Cuccioli di Tata guidata da Tamara Morra. Il trio di pronto intervento ha avvicinato la cagnetta e l'ha tratta in salvo. Messa sull'auto medica, è stata trasportata presso il canile sanitario dell'Asl di Torremaggiore che viene gestito dall'Enpa unitamente al rifugio «Cristina Siena», dove confluiscono animali senza proprietà o che per particolari problematiche non possono essere più immessi nel territorio. Giunta al pronto intervento diretto dal dottor D'Angelo, la cagnolina ha ricevuto il primo soccorso dalla veterinaria dott.ssa Lozupone, la quale ha certificato i dodici anni di età e uno stato di cattiva salute. La trovatella lamenta problemi di articolazione e su di essa verrà verificata l'infezione di leishmaniosi, la malattia cronica trasmessa dalla puntura dei piccoli insetti pappataci. Un'ipotesi questa da scongiurare, perché si tratta di una patologia grave che provoca danni progressivi all'animale colpito. Un animale abbandonato dall'uomo, uno dei tantissimi casi noti a Francesco e Luciano, gli «angeli» dell'Enpa di Torremaggiore, che offre la possibilità di dare in adozione i propri segugi solitari.

Il servizio protettivo degli animali del foggiano è operativo capillarmente sull'hinterland, vista la convenzione del centro sanitario con i comuni di Lesina, Casaluovo Monterotaro, Sannicandro, Chieuti, Rocchetta Sant'Antonio e Lucera. «Qui il canile è stato assurdamente chiuso - dicono Anya, Sabrina e Remigio - e ogni volta che viene trovato un essere solitario e malandato, inizia la difficile sequela del soccorso. Ma oggi, fortunatamente, la storia è andata a buon fine». Una storia che attende di avere un nome, confidando nella sopravvivenza di una cagnolina lasciata nel bosco, sul ciglio di un dirupo.

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