«Il migrante che lavora per la Procura di Foggia, che lavora per la legalità è un simbolo». Lo ha sottolineato il procuratore capo Ludovico Vaccaro nell’illustrare un protocollo, stipulato con le società cooperative Iris e Medtraning, per la realizzazione di percorsi educativi e di integrazione di quattro cittadini stranieri inseriti nel sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, nei comuni della Provincia di Foggia. Il progetto è già partito e i migranti seguiranno, negli uffici giudiziari, un tirocinio di tre mesi estendibile per altri tre, con mansioni di ausiliari.
I protagonisti di questa esperienza sono il 34enne Kouyate che proviene dalla Costa d’Avorio e si occupa della movimentazione dei fascicoli negli uffici al terzo piano della Procura; il 38enne marocchino Abdelkader, impiegato nell’ufficio Tiap e archivio; il 33enne Haytem, che viene dalla Libia e ha trovato occupazione nell’ufficio dibattimento; e il 59enne marocchino Achab, che ha iniziato oggi il suo tirocinio nell’ufficio smaltimento atti e segreteria.
«L'attività di inserimento lavorativo - precisa Vaccaro - non prevede alcun tipo di onore economico a carico della Procura della Repubblica o del ministero della Giustizia, perché a tutto provvedono le associazioni nell’ambito del programma».
(foto Maizzi)