CONVERSANO - A Conversano si rinnova la tradizione delle sette Pupe della Quarantana, dal 2 marzo al 17 aprile 2022 le bambole saranno esposte in Piazza Castello e nelle vie del centro storico.
Si tratta di un rito taumaturgico: dopo gli eccessi del Carnevale culminanti nella "cremazione" del suo fantoccio, giunge la Quaresima, il tempo di digiuni, astinenze in segno di espiazione di colpe da emendare. A Conversano, come dice l'Architetto Sante Simone: "La Quaresima era accolta lietamente dai bambini. I ragazzi poi avevano cara la Quaresima, perché era il tempo del giuoco del verruzzolo (trottola), di suonare le castagnole (nacchere), la trozzola (raganella), la tremola (tabella) e la tromba (scacciapensieri)." “Durante la Quaresima le ragazze solevano tendere un filo dalle finestre difronte di due case nelle strade, e sospendervi sette pupattole con ciambelline, e quella di mezzo col fuso, la conocchia e tutti gli altri strumenti per la filatura e tessitura. Ciò aveva nome di Quarantana, ogni sette giorni si toglieva una pupattola…”.
Per questo l’associazione turistica Pro Loco Conversano già da otto anni ha ripreso l’antico rito, mettendo in bella mostra le sette pupe della quarantana; ogni domenica al tramonto viene fatta cadere una pupa segnando così le settimane rimanenti prima del giorno di Pasqua quando a mezzogiorno viene fatta cadere l’ultima pupa, la più grande vestita di bianco, e vengono regalate cioccolate e caramelle ai bambini.
Le volontarie della Pro Loco di Conversano, inoltre, per diffondere l’antica tradizione, ogni anno, organizzano corsi specifici e laboratori nelle scuole primarie della città, e su YouTube hanno pubblicato un video tutorial per realizzare le pupe. Ecco le immagini