Si chiama digiuno “fisiologico” quello che suggerisce di adeguare il cosiddetto ’“intermittente” alla fisiologia del vivere in salute. Dimagrire digiunando può essere utile ma rischia di diventare arma a doppio taglio ove non lo si applichi con discernimento. La modalità alternativa è presto detta: prolungare di alcune ore, il digiuno notturno: anticipare la cena, posticipare la prima colazione. Rispettivamente una-due ore prima e dopo in modo da consentire un intervallo di 12-14 ore senza, per questo, aumentare gli apporti nutrizionali. Evitare gli spuntini tra i pasti. Un metodo detto “indolore” ma tanto utile per perdere peso con intelligenza e dare un aiuto anche al corretto metabolismo.
Unica regola “d’oro” da osservare: dieta mediterranea, modello alimentare sano ed equilibrato che – è dimostrato - contrasta l’insorgere di molte disfunzioni e patologie neurologhe, cardiovascolari, si oppone a malattie degenerative, rallenta il declino cognitivo e l’invecchiamento precoce. Cibi vegetali e ricchi di fibre come frutta, verdura, cereali integrali, legumi, olio extra vergine di oliva (3-5 cucchiai al giorno),pesce (almeno 2porzioni settimanali), legumi (possibil mente ogni giorno, come minestra, contorno, ecc), uova (non fritte) 2 a settimana, formaggi freschi 2 volte a settimana e carne meglio bianca 1 volta a settimana; frutta fresca. Preziosi i frutti della terra, meglio a Km. zero non trascurando cipolla, aglio, “odori” vari. Molta prudenza per carne rossa o processata (affettati, salumi, ecc), dolci, bevande gassate o zuccherate, piatti preconfezionati. No a superalcolici. Chi lo gradisce, vino: poco meno di un bicchiere (per la donna, 2/3 di bicchiere) sia a pranzo che a cena. Comunque, ridotta e controllata ingestione di cibi ricchi di sale, colesterolo cattivo LDL e zuccheri semplici sono la base di questa dieta che si compone – tassativamente - anche di esercizio fisico abituale (20-30 minuti al giorno). A colazione, caffè o tè, latte parzialmente scremato, yogurt magro non zuccherati, frutta di stagione o marmellata di frutta senza zuccheri aggiunti; una piccola presa (fra pollice-indice) di frutta secca. Per le quantità giornaliere, basta servir (si) la metà delle porzioni abituali, oppure 50-60% delle calorie provenienti dai carboidrati, 15% delle calorie provenienti dalle proteine (carne, pesce, legumi , uova, latticini); 25-30% delle calorie provenienti dai grassi. Solo il 10% delle calorie deve provenire dai grassi saturi. I dietologi assicurano che questo regime alimentare e di vita assicura – ipso facto – almeno 3 kg. di dimagramento mensile, a seconda delle persone e della osservanza corretta e, inoltre, maggiore longevità, invecchiamento in salute, ridotta infiammazione e miglior livello immunitario e ottimizzazione dei parametri metabolici. In Italia, si lamenta un aumento del 7,1% delle persone in sovrappeso e del 36,4% di quelle obese. Cerchiamo di non finirci dentro oppure impegniamoci per uscirne. Ne va di salute e lunga vita in benessere- Questi suggerimenti vanno adattati ai singoli mentre si consiglia un preventivo confronto con il medico per bambini, anziani, donne incinte o sofferenti di patologie di rilievo. “Esagerare in assunzione di cibo ultra-processato può ridurre la durata della vita di oltre il 10%. Il rischio di mortalità sale al 15% per gli uomini e al 14% per le donne” (prof. A. Molfino, dipartimento Medicina traslazionale e precisione Univ. La Sapienza, Roma).