Il cancro numero due trova un organismo pronto a reagire ma il suo bis confligge, ancor più con la società, con il lavoro, con l’organizzazione sanitario-sociale e, per la persona, è vita stravolta, lotta continua, impoverimento graduale, scoscendere della qualità di vita. Una situazione doppiamente critica denunciata da un “Patient Forum” che, auspice Gilead, ha riunito le Associazioni “Donne operate al seno, Europa Donna, Fondazione di Ass. Volontariato in Oncologia, Fondaz. Incontra Donna, Salute Donna e Komen Italia.
Convivono, attualmente 37mila donne con tumore del seno metastatico. Per loro, così come per gli altri con analoga situazione patologica, reddito ridotto o perduto, spese dirette e indirette aumentate, lavoro in crisi o perso (ancor peggio se la persona ha partita IVA). Implicazioni psicologiche e comportamentali si susseguono, la malnutrizione diventa regola (da prevenire fornendo indicazioni operative utili e supporto)e lo stesso eventuale caregiver (ce ne sono almeno 7 milioni) penalizzato e, a volte, finisce egli stesso implicato nel malessere. Spesso gli interventi di aiuto da parte del SSN diventano un’offesa come – per dirne una – il rimborso per acquisto di parrucca: come se fosse un posticcio per il Carnevale.
L’attività fisica quotidiana, che gli studi e la pratica hanno dimostrato benefica, addirittura terapeutica, spesso, è addirittura sconsigliata. Un invito pratico culturale è venuto dal Salento dove otto donne , sfidando i limiti della malattia metastatica di cui esse erano portatrici, hanno compiuto, a piedi, in 5 giorni, 40 kilometri “per recuperare il percorso fisico ed interiore, raggiungere un nuovo equilibrio…porre l’accento sull’atteggiamento positivo per affrontare la malatta: un messaggio che raggiungerà tutti grazie al docufilm “Metadinamiche” ha detto la prof. Terribile, pres. Komen Italia).
Ed eco, in sintesi, i problemi che vengono alla luce, per queste persone: Tossicità finanziaria da lavoro, reddito, costi, spese, farmaci, necessità dell’aiuto di psicoencologo, alimentazione (la povertà derivata concreta il ricorso ad alimenti a minimo costo e, quindi, deleteri per il caso specifico), terapie di supporto, un rapporto solido con il medico e altro personale socio- sanitario che, peraltro, è sempre inferiore, per numero, ai bisogni, percorsi diagnostico- terpeutici-assistenziali dedicati poichè queste pazienti “affrontano una malattia “differente” ed abbisognante di approccio multidisciplinare con coinvolgimento anche delle famiglie. Impegno, quindi delle istituzioni, delle associazioni. Gilead Sciences ha assicurato collaborazione con i partner istituzionali, scientifici, accademici, comunità locali.