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13 maggio, giornata Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare: il decalogo del cuore

 
Nicola Simonetti

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Nicola Simonetti

13 maggio, giornata Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare: il decalogo del cuore

Una proteina che predice l’infarto scoperta da ricerca dell’università di Casamassima

Sabato 11 Maggio 2024, 16:40

Malattie cardiovascolari: il 30,8% di tutti i decessi (27,7% nei maschi e 33,7 % nelle donne) sono riconducibili a queste patologie. La Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare, presidente prof.Massimo Volpe, avverte: i principali fattori di rischio sono colesterolo alto, ipertensione, fumo di tabacco, diabete, sovrappeso/obesità, sedentarietà. Ed ora, anche inquinamento, sonno disturbato o insufficiente, stress, mode alimentari e cattivi consigli dei social”.

Ecco il decalogo dettato dal prof. Volpe:

1. Matematica della salute:“a) I valori della pressione – dice il prof.Volpe - si possono controllare a casa e comunicarli al medico”; b) pesarsi ogni mattina, c) misurare giro-vita ogni 2-3 settimane (da non superare: 94 cm per gli uomini e 80 cm per le donne); 4)controllo periodico di colesterolo LDL, trigliceridi e glicemia.

2. Dieta ‘one-health’. Dieta mediterranea, la migliore per la nostra salute, ed anche più eco-sostenibilie: frutta, verdure e legumi, semi e frutta a guscio, cereali integrali, latticini magri, uova, pesce (specie azzurro o salmone), carni bianche. Moderazione per dolci, zucchero e massimo 350-500 grammi a settimana di carni rosse e processate. Non oltre 5 grammi di sale al dì.

3.Alcol: la moderazione è d’obbligo: non superare 100 grammi di alcol a settimana (poco meno di 1 litro circa di vino a 12 gradi). Evitare soft drink e bibite zuccherate. No a binge drink

4. Tabacco? No. Il fumo è pericolo per la salute di tutto l’organismo (responsabile di 50% di morti evitabili). Attenzione anche a chi ti fuma vicino: a rischio tuoi cuore e arterie.

5. No alla sedentarietà: scarpe comode. Muoversi almeno 5 minuti ogni ora. Dedicare150-300 minuti/settimana ad attività aerobica (camminare, correre, bicicletta, nuoto, ballo, ecc), alternata ad esercizi di resistenza (con pesetti, bande elastiche, ecc.) 2 volte a settimana.

6. Proteggi il sonno. Inquinamento sonoro e luminoso anche dello schermo tablet e cellulari: danneggiano anche cuore ed architettura/durata del sonno donde aumento di peso, più rischio di diabete e colesterolo alto. Tappi auricolari e mascherina per gli occhi, aiutano a proteggere la salute del cuore.

7. No stress. Fa male a cuore ed arterie. Per rilassarsi, fare sport o camminare, specie, tra gli alberi o in riva al mare. In alternativa, yoga, pilates e tecniche di meditazione, aiuteranno a completare la ‘cura’ relax.

8. Semplificare e organizzare. Se sono tante le pillole da assumere oltre che le combinazioni di più principi attivi nella stessa compressa, utili portapillole, con divisori per giorno e orario o sveglie sul cellulare”.

9. Non trascurare vaccinazioni. Quelle contro influenza, pneumococco, Covid19 e virus respiratorio sinciziale: in anziani e persone fragili, aiutano a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari”.

10.Naviga in acque sicure: Non sempre i consigli del Dottor Google sono corretti. LA PROTEINA CHE PREDICE RISCHIO-INFARTO E/O CANCRO negli over 60 anni:Uno studio, condotto dalla università La Sapienza di Roma, Neuromed di Pozzilli, Mediterranea Cardiocentro di Napoli e Università LUM di Casamassima (Università del Sud molto giovane e già assurta a ricerche e pubblicazioni di eccelso peso scientifico e pratico), pubblicato sulla rivista eClinical Medicine-Lancet ha dimostrato che la presenza di tassi inferiori a 35 g/L di albumina nel sangue è associata alla mortalità per cancro e malattie cardiovascolari negli individui di età pari o superiore ai 65 anni.

“La ricerca dell’albumina, esame semplice, a basso costo, è importante conquista per la medicina moderna” (prof.ssa A. Polimeni, rettrice de La Sapienza). “L’ipoalbuminemia è correlata a un livello socioeconomico più basso: gli anziani optano spesso per dieta meno salutare, scegliendo alimenti con proteine meno nobili, a minor costo. Il nostro studio – dice la prof. Licia Iacoviello, Professore Ordinario di Igiene dell’Università LUM, Casamassima - avrà implicazioni dirette sulla pratica clinica e sulla prevenzione. Ulteriori ricerche approfondiranno il rapporto tra albuminemia e salute e postula maggiore attenzione clinico-diagnostica verso gli anziani potenzialmente a rischio”.

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Vivere in salute: suggerimenti, risposte, piccoli accorgimenti per gestire la propria giornata, l’umore, l’alimentazione, il ricorso a farmaci, come affrontare al meglio gli impegni di lavoro, di responsabilità, il riposo ed il diporto, l’attività fisica. Inoltre, una finestra aperta sulla ricerca, sulle novità che la medicina ci offre ora e ci riserva e promette per il prossimo futuro.

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