Epilessia, attenzione al caldo. L’aumento della temperature e dell’umidità media ambientale possono, favorire l’eccitabilità dei neuroni causando, nei soggetti con epilessia, crisi epilettiche. Più facili anche infezioni trasmesse da vettori, che sono in grado di scatenare crisi epilettiche.
La patologia colpisce, in Europa, 6 milioni di persone di tutte le età ( almeno 25.000 in Puglia.) ma Il 40% di loro riceve trattamento inadeguato per il controllo delle crisi. Lo denuncia il recente Rapporto Headway presentato a Spazio Europa, gestito dall'Ufficio del Parlamento europeo da The European House – Ambrosetti ed Angelini Pharma,
Il Rapporto ha dimostrato il persistere di un gap terapeutico per l'assistenza all'epilessia in Europa, con differenze significative sull'accesso alle cure tra i vari Paesi. In Europa sebbene circa il 70% delle persone affette da epilessia risponda al trattamento, il 40% - e fino al 90% in alcune aree - non riceve un'assistenza soddisfacente. In Italia, la prevalenza dell'epilessia è di circa 7,9 casi per 1.000 abitanti, tra le più alte tra i Paesi dell'UE inclusi nel Rapporto. In totale, si stima che circa 500.000 persone ne siano affette e che il costo annuale diretto per il Sistema Sanitario sia più di 900 milioni di euro.
Inoltre, ogni anno, 1 paziente su 1.000 va incontro a morte improvvisa e inattesa in epilessdia.
"Nonostante sia una delle malattie neurologiche croniche più diffuse in Europa, solo pochi Paesi hanno implementato piani nazionali per la gestione di questa condizione e ancora meno la riconoscono come un disturbo di salute del cervello" (Jacopo Andreose, CEO di Angelini Pharma).
Dal Rapporto è emerso inoltre che l’epilessia è una condizione che mette a rischio l’integrazione dei giovani pazienti anche all’interno dell’ambiente scolastico. Quasi la metà degli insegnanti italiani ha avuto in classe un alunno con epilessia, ma il 64% di loro non ha ricevuto una formazione adeguata su come affrontare eventuali crisi epilettiche e solo due terzi dei casi di alunni con epilessia vengono segnalati agli Istituti scolastici, a causa della difficoltà a parlare di questa patologia.
Anche se attualmente non esiste una cura per l'epilessia, se correttamente diagnosticata, la patologia può essere gestita con trattamenti innovativi ad hoc che consentono ai pazienti di avere una qualità di vita soddisfacente.
Una diagnosi di epilessia conferisce all’individuo una disabilità significativa, che include problemi fisici, psicologici e sociali, ivi compresi pregiudizi vigrnti e diffusi, ed è, quindi, fondamentale trovare soluzioni adeguate, (Nicola Specchio, Responsabile dell’Unità Operativa Epilessie Rare e Complesse spedale Bambino Gesù di Roma, nato, laureato, specializzato università di Bari).
""Il rapporto Headway afferma nuovamente l'urgente necessità per la nostra comunità di pazienti di partecipare ad un appello condiviso, con l'obiettivo di garantire che ogni persona che vive con l'epilessia in Europa abbia accesso e riceva le migliori cure possibili ("dr Francesca Sofia, presidente 'International Bureau of Epilepsy)
Le complicazioni associate all'epilessia sono gravi, con un rischio di mortalità prematura fino a due volte superiore rispetto alla popolazione generale e un'aspettativa di vita ridotta di 10-12 anni.