Sabato 06 Dicembre 2025 | 09:27

Bari celebra il suo San Nicola: fede, folklore e un pizzico di nostalgia nella Città Vecchia

Bari celebra il suo San Nicola: fede, folklore e un pizzico di nostalgia nella Città Vecchia

 
Davide Lattanzi (video Donato Fasano)

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Davide Lattanzi (video Donato Fasano)

Dalle prime luci dell’alba la Basilica gremita, tra messe, fiaccolate, zampognari e cioccolata calda. Ma tra turismo e globalizzazione l’antica atmosfera si trasforma

Sabato 06 Dicembre 2025, 08:13

Tradizione, culto e anche un pizzico di nostalgia. La Città Vecchia vive uno dei momenti più attesi dell’anno. Lo chiamano «San Nicola dei baresi»: già, perché se la festa patronale cade a maggio, oggi si celebra a tutti gli effetti il Santo ed è l’onomastico di chi porta uno dei nomi più distintivi in città. Folklore e tradizioni, tuttavia, si mescolano a turismo e globalizzazione provocando, almeno in parte, un’atmosfera un po’ diversa da quella «secolare».

Migliaia di persone affollano fin dall’alba la Basilica che ha aperto alle quattro, mentre nelle strade del centro storico risuona la musica degli zampognari. Alle 5 la prima Santa Messa celebrata da padre Giovanni Distante, rettore della Basilica. La celebrazione (seguita da altre cinque messe nel corso della sola mattinata) è preceduta dal lancio delle diane. Circa tre quarti d’ora dopo, in piazza San Nicola, è atteso l’arrivo della XXXII edizione della «fiaccolata di San Nicola». I vicoli profumano della tradizionale cioccolata calda offerta ai visitatori fin dalle prime luci del mattino e l’intero quartiere accoglie i vari percorsi musicali. Alle 18 è in programma la solenne celebrazione sarà presieduta quest’anno da da monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario Cei insieme a Monsignor Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari-Bitonto: al termine si svolge la processione con la statua del Santo per le vie della Città Vecchia, mentre alle 20.30 il Molo Sant'Antonio ospiterà lo spettacolo pirotecnico.

«Un tempo avvertivamo il 6 dicembre come un altissimo momento di fede, ora, invece, siamo invasi dalla globalizzazione», afferma Michele Fanelli, autentica «anima» di Bari Vecchia, nonché presidente del circolo «Acli Dalfino» che si occupa proprio della diffusione di usi e dei costumi del quartiere. «Le edicole votive erano addobbate dagli abitanti storici della zona: ora se ne occupano in pochi. D’altra parte, sono sempre meno le persone nate e cresciute qui. Prima era una festività più intima, spinta da autentica devozione. E non c’era nemmeno questa congestione: le famiglie si riunivano in casa e preparavano la pasta al forno per festeggiare chi si chiama Nicola. Ma soprattutto si pensava soltanto al Santo: l’ attesa per il Natale cominciava dal giorno di Santa Lucia».
Oggi, invece, a tutti gli effetti comincerà il ricco cartellone natalizio: stasera si svolgerà l’accensione del grande albero in piazza del Ferrarese, domani sarà inaugurato il villaggio di Babbo Natale in piazza Garibaldi e lunedì quello in piazza Umberto.

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