In Puglia e Basilicata
Una mela al giorno
11 Giugno 2022
Nicola Simonetti
Undicesimo comandamento: non condannare né prendere in giro chi è obeso (quasi un miliardo nel mondo) perché questo è soltanto un malato che potrà recuperare, in parte, con l’aiuto di un endocrinologo. L’84% delle persone con obesità cerca di perdere peso con il fai da te ma – dice il prof. Andrea Lania (Società it. endocrinologia - l’obesità, specie se grave, non sparisce mai, come non sparisce il diabete o l'ipertensione. Non sempre il grasso è figlio di stile di vita scorretto e per curarlo non bastano impegno e forza di volontà. È necessario, invece, lavorare per controllarlo e superare lo stigma. L’endocrinologo è in grado di identificare una possibile causa organica dell'incremento ponderale e di gestire le complicanze dell'eccesso di peso. Una disfunzione della tiroide (rallenta i processi metabolici che complicano il perdere peso), per esempio, può modificare il metabolismo basale dei pazienti”.
Punto nevralgico è l’ipotalamo, area cerebrale (pesa circa 2,5 gr.). che regola fame e sazietà, integrando stimoli che provengono d tessuto adiposo, intestino, corteccia cerebrale.
Mangiando di più, si altera il normale meccanismo di controllo di assunzione di alimenti, mediato soprattutto dalla leptina che non inibisce l'appetito come dovrebbe e quindi favorisce l'assunzione ulteriore di alimenti.
Lo studio Action-io, di Novo Nordisk, rileva che 62% di obesi si ritiene solo sovrappeso e un genitore su 3 non riconosce tale condizione nel figlio e 60% di giovani che ne sono consci, non sanno come affrontare la situazione. Spesso si ricorre a pratiche a rischio: ciarlatani, tuttologi, intrugli e farmaci impropri (i nuovi, se prescritti da medico competente, possono “scaricare” fino al 15% del peso corporeo) e con diete assurde ed esercizi fisici inidonei. No al fai-da-te.
“Una scorretta alimentazione – dice il prof. Francesco Schittulli, presidente nazionale Lega Tumori - è responsabile del 35% dei tumori (dati Lilt)”.
"Affrontare lo stigma del peso come un problema di salute pubblica – consiglia la prof. Fatima Cody Stanford (medicina dell'obesità nel Massachusetts Hospital) - è estremamente importante… persino i medici vogliono fornire a tutti i loro pazienti cure di alta qualità. Ma non sono immuni dai pregiudizi anti-grasso”.
Il grasso, nell’organismo, si distingue per colori: bianco (il peggiore se si accumula nell’addome), bruno (amico della salute) e beige (in base agli stimoli ricevuti, può trasformarsi in uno dei 2 precedenti).
Non possiamo, da soli, controllare disfunzioni come l’obesità ma insieme “Everybody Needs To Act”, un invito allo sforzo di tutti per trasformare la consapevolezza diffusa in un’azione globale efficace.
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