“Dopo il Lazio, niente. Anche se la legge prevede che ogni Regione debba avere una Banca di Tessuti - denuncia il dott. Fabio Erba, presidente Associazione Italiana Banche dei Tessuti (A.I.BA.T.) e direttore della Banca del Tessuto Muscoloscheletrico della Regione Lazio - raggiungere questo obiettivo, ad oggi, è davvero impensabile. Basti pensare che l’Italia del Sud non ha Banche di tessuti in assoluto, mentre proprio il Lazio è l’ultima Banca nata e costituisce l’ultimo avamposto su territorio nazionale”.
Le banche dei tessuti hanno il compito di prelevare i tessuti, conservarli, distribuirli e destinarli al trapianto, certificandone l’idoneità e la sicurezza.
“Avere a disposizione delle Banche del tessuto Muscoloscheletrico è sempre stato un problema annoso - dice il Prof. Francesco Falez, presidente società italiana di ortopedia e traumatologia - SIOT – ed è molto importante che se ne parli perché il tessuto osseo non si riproduce. L’importanza della Banca dell’osso, in quelle che oggi sono le sfide dell’ortopedia attuale, sono fondamentali perché non possiamo fare affidamento sulle ossa se non attraverso la donazione o l’utilizzo di quelle presenti nella Banca dell’osso”.
Oltre che il tessuto muscoloscheletrico, le Banche conservano e, quando necessario, mettono a disposizione, il tessuto Cardio-Vascolare, la cute, la cornea, garantendone la fruibilità e l’innocuità.
L’Associazione Italiana Banche dei Tessuti (A.I.BA.T.) ha richiamato l’attenzione sul problema, sottolineando, tra l’altro, la realtà di disparità di opportunità fra il Sud ed il resto d’Italia, nel congresso “Le Banche della vita: attualità, progressi e prospettive – Dall’offerta del donatore alla speranza di guarigione del ricevente”.
Si è voluto ribadire, tra l’altro, il compito istituzionale delle Banche dei tessuti: prelevare i tessuti, conservarli, distribuirli e destinarli al trapianto, certificandone l’idoneità e la sicurezza. Esse sono aperte al futuro e si avviano a diventare protagoniste nell’incedere della “nuova” medicina ripartiva, sostitutiva di tessuti in ausilio alle diverse branche dalla neurochirurgia, alla dermatologia, alla cariologia, alla trapiantologia, ecc.
“La SIOT– ha concluso il prof. Falez – intende sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti della donazione, un vero e proprio atto di generosità che può tornare utile a tutti coloro che hanno bisogno proprio di una donazione”.